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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Saffi Aurelio, 1

Marcia della Pace 2014: "opporre la fraternità all’individualismo"

Il percorso 2014 prevede l'attraversamento in senso orario di piazza Saffi, per poi imboccare via delle Torri e raggiungere piazza Ordelaffi, sino alla naturale conclusione in Cattedrale, alle 17.30, per la santa messa presieduta dal vescovo Lino

E' partita direttamente dal chiostro di San Mercuriale, la 47° edizione mondiale – la 34° a livello forlivese – della Marcia della Pace. Organizzata dalle Consulte diocesane delle aggregazioni laicali e degli organismi socio-assistenziali, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, è stata guidata dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi, incamminandosi dietro uno striscione recante il titolo dell’evento: “Fraternità, fondamento e via per la pace”.

Il percorso 2014 ha visto l’attraversamento in senso orario di piazza Saffi, per poi imboccare via delle Torri e raggiungere piazza Ordelaffi, sino alla naturale conclusione in Cattedrale, alle 17.30, per la santa messa presieduta dal vescovo Lino. Se il sindaco di Forlì Roberto Balzani ha ricevuto una copia del “Messaggio di Pace al Mondo” appositamente scritto da papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, all’arrivo della marcia davanti al palazzo municipale, il prefetto di Forlì-Cesena Erminia Rosa Cesari ha beneficiato dello stesso dono simbolico in piazza Ordelaffi, subito prima dell’ingresso del corteo in Duomo.

La marcia della pace 2014

Papa Bergoglio rileva la necessità di superare la cultura dello scarto e promuovere quella dell'incontro: “La fraternità è una dimensione essenziale dell’uomo, che è un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello. Senza questo legame, diventa impossibile la costruzione di una società giusta e di una pace solida e duratura”. Si comincia ad imparare la fraternità in seno alla famiglia, soprattutto grazie ai ruoli responsabili e complementari di tutti i suoi membri, in particolare del padre e della madre.

“La famiglia – continua il pontefice - è la sorgente di ogni fraternità, e perciò è anche il fondamento e la via primaria della pace, poiché, per vocazione, dovrebbe contagiare il mondo con il suo amore”. La mancanza di fraternità tra i popoli è una delle cause della povertà, che può essere sconfitta sia attraverso politiche di attenuazione della sperequazione fra i redditi, che con stili di vita sobri ed essenziali. “Condividendo le proprie ricchezze si riesce a sperimentare la comunione fraterna con gli altri”. Papa Francesco ha più volte accennato al diffondersi della globalizzazione dell'indifferenza, che deve assolutamente lasciare posto ad una globalizzazione della fraternità.

“La fratellanza impronti tutti gli aspetti della vita, compresi l'economia, la finanza, la società civile, la politica, la ricerca, lo sviluppo, le istituzioni pubbliche e culturali”. In precisa continuità con i suoi predecessori, Bergoglio propone la via della fraternità per arrivare a dare un volto più umano al mondo, che sarà finalmente bello perché foriero di speranza. L’invito finale è contrapporre la fraternità all’individualismo. Solo così si può sperare di far tacere le armi e spegnere i troppi conflitti in atto.

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