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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Niko e i 5 anni all'Itaer: "La scuola mi ha insegnato a non mollare mai. Sogno di diventare un controllore del traffico aereo"

Diciotto anni, Niko si definisce "un grande amante dello sport. In particolare seguo molto il calcio, il motorsport e occasionalmente il rugby"

Tra le sue principali passioni c'è l'aviazione, "che spero un giorno diventi per me anche un lavoro". Tra i centisti dell'Istituto Tecnico Aeronautico di Forlì c'è il cesenate di origini sarde Niko Gatti. Diciotto anni, si definisce "un grande amante dello sport. In particolare seguo molto il calcio, il motorsport e occasionalmente il rugby".

Come mai ha scelto l'Aeronautico?
"Ho scelto l’Aeronautico perchè avendo origini sarde sono abituato a viaggiare in aereo sin da bambino (ho preso il mio primo volo intorno ai 6 mesi di età) e questo settore mi ha sempre incuriosito molto. Inoltre amici che già lo frequentavano me ne hanno parlato positivamente, per cui non ho avuto dubbi sulla scelta".

Quali sono le caratteristiche del corso Conduzione del mezzo aereo? 
"Il corso di Conduzione del mezzo aereo si concentra sull’aspetto più operativo dell’aviazione, dal pilotaggio al controllo del traffico aereo fino alle questioni legate alla meteorologia. Di solito si pensa che a questo indirizzo sia legata unicamente la figura del piloti, in realtà nelle varie materie vengono trattati i mestieri e le competenze legati a molti ruoli del mondo dell’aeronautica".

Ha già avuto esperienze formative in tal ambito? Cosa ha appreso?
Nel corso degli anni la scuola mi ha dato la possibilità di visitare tanti contesti lavorativi diversi del mondo aeronautico e di avere varie esperienze formative come ad esempio la visita presso il centro di controllo del traffico aereo di Padova, nella quale ho potuto vedere dal vivo dei controllori all’opera e capire quanto realmente la precisione, l’organizzazione e la capacità di lavorare in gruppo siano importanti. Tramite la scuola ho inoltre avuto modo lo scorso anno di conseguire l’attestato per la condotta di aerei ultraleggeri presso la scuola di volo “Ready To Fly 397” di Faenza, che ho conosciuto tramite la scuola;è stata un’esperienza molto importante per me,mi ha insegnato a gestire situazioni difficili e persistere nei miei obiettivi".

Si aspettava di diplomarsi col massimo dei voti?
"Sinceramente non mi aspettavo di diplomarmi con un voto simile, in particolare il giorno dell’esame temevo che l’ansia mi bloccasse e, per via della durata, al colloquio non sono riuscito a dire tutte le cose che avrei voluto".

Come ha vissuto i giorni che hanno preceduto la maturità?
"Con un po’ di ansia, come penso sia normale, ripassando da solo e occasionalmente con un compagno. Per fortuna i professori e la preside ci sono stati molto vicini dandoci conforto, una cosa che a me ha fatto piacere ed è servita molto".

Qual è il suo giudizio dell'Itaer?
"L’Itaer è un ambiente molto famigliare, nel quale professori e studenti stringono rapporti che vanno anche al di fuori della scuola. Mi è capitato spesso durante gli anni di incontrare ex studenti che tornavano per salutare gli insegnanti e parlare delle loro esperienze. Al Baracca molti studenti vengono da lontano, spesso anche fuori regione, per cui è normale non conoscere nessuno appena si entra. Ma a mio parere questo rappresenta un valore aggiunto per la scuola in quanto dà la possibilità di conoscere realtà molto diverse tra loro. Io stesso agli inizi avevo pochissimi amici, ma nel corso degli anni ho potuto creare legami importanti,anche con persone che vivono molto lontano e che inizialmente erano totalmente a me estranee".

L'insegnamento più importante che ha ricevuto?
"L’insegnamento più importante che la scuola mi ha lasciato è sicuramente quello di non mollare mai. Durante il mio percorso di studi, specialmente in tempi di pandemia, mi sono trovato davanti parecchi ostacoli, ma ora che li ho superati posso godermi i frutti del mio lavoro".

Il ricordo più bello degli ultimi anni?
"Di questi anni ho tantissimi ricordi bellissimi ed è difficile sceglierne uno, ma tra tutti penso che quello che rimarrà più impresso nella mia mente riguarda la gita di quest’anno a Malta nella quale abbiamo visitato lo stabilimento di Lufthansa Technik e diverse località. Dell’esperienza ricorderò sicuramente per sempre la visita nella capitale, al termine della quale tutti noi studenti del quinto anno abbiamo condiviso un momento di unità in vista dell’esame".

Darà seguito al suo percorso di studi o ha cambiato progetti?
"Il mio sogno è quello di diventare un controllore del traffico aereo, un percorso che comporta il superamento delle selezioni prima di accedere ai corsi di formazione. Al momento mi sono inserito nel mondo del lavoro in attesa dell’uscita dei bandi di concorso necessari, nella speranza di tornare a studiare per formarmi come controllore".
 

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