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Cronaca

Meteo, il caldo africano abdicherà. L'esperto: "Temporali e calo delle temperature"

Anche quella di martedì è stata una giornata di caldo intenso, con la colonnina di Forlì che ha superato i 32°C. Tra mercoledì e giovedì è previsto ancora un leggero aumento delle temperature, in attesa del peggioramento

Solleone e caldo almeno fino a venerdì. Poi brusco stop all'ondata di caldo africano, per l'arrivo di masse d'aria più fredde proveniente dal nord Europa, accompagnati da temporali localmente di forte intensità ed una sensibile diminuzione delle temperature. Ad annunciarlo a RomagnaOggi.it-ForliToday Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com. "La durata della rinfrescata dovrebbe essere di 4-5 giorni, comprendendo il prossimo week-end ed i primi giorni della prossima settimana", afferma Randi.

Anche quella di martedì è stata una giornata di caldo intenso, con la colonnina di Forlì che ha superato i 32°C. Tra mercoledì e giovedì è previsto ancora un leggero aumento delle temperature, in attesa del peggioramento.

Prima ondata di caldo africano e primi mogugni. Durerà molto questa fase?
Al momento attuale possiamo ipotizzare una sua fine venerdì o al massimo sabato, quando il promontorio anticiclonico in quota di origine nordafricana tenderà a ritirarsi verso sud-ovest sotto l’incalzare di discese di aria più fredda provenienti dall’Europa settentrionale. La conseguenza sarà che avvertiremo un calo termico, stimabile tra 7 ed 8°C a partire dai valori massimi, che tra sabato e domenica farà rientrare le temperature nella norma del periodo o forse di 1-2°C al di sotto. La durata della rinfrescata dovrebbe essere di 4-5 giorni, comprendendo il prossimo week-end ed i primi giorni della prossima settimana.

Non si può ancora dire quindi che sia entrata l'estate vera e propria......
Sicuramente possiamo parlare di un anticipo di estate, ma con una ondata di caldo che non ha nulla da invidiare a quelle tipiche della stagione piena, prova ne siano i valori massimi di martedì sui 33-34°C che sarebbero elevati anche per la prima decade di agosto, senza calcolare che tra mercoledì e fino a venerdì si potrà salire ancora di 1-2°C. In ogni caso è del tutto normale che nella prima parte dell’estate meteorologica possano aversi dei break relativamente frequenti con l’ingresso di masse d’aria atlantiche o nord europee, per cui sotto questo profilo non ci dobbiamo sorprendere. L’estate piena e con le fasi di stabilità più durature si ha di norma tra la seconda decade di luglio e la seconda decade di agosto.

Nel weekend arriva quindi un peggioramento. I fenomeni attesi saranno violenti?
Molto dipenderà dalle modalità di ingresso dell’aria fresca ed instabile, ma provenendo da una fase assai calda e con molta energia che si sta accumulando nei bassi strati non si possono certo escludere temporali violenti, specie nella prima fase del periodo instabile. Pertanto, prescindendo dal fatto che poi si verifichino a meno, è bene mettere in conto la possibilità di episodi severi, poichè le condizioni che andranno a determinarsi sono sostanzialmente favorevoli.

Per il ritorno del bel tempo quando bisognerà attendere?
La fase di instabilità, durante la quale non mancheranno comunque pause soleggiate, dovrebbe protrarsi fino al 18 giugno circa, dopodichè emergono segnali, da confermare, circa un ritorno a condizioni più stabili dal 19 giugno, con temperature in nuovo aumento ma senza tornare ai valori anomali di questi giorni.

Che tipo di estate ci dobbiamo attendere?
Le indicazioni dei principali modelli stagionali continuano a puntare su un'estate con temperature nella norma climatologica su Europa occidentale e molto calda su quella orientale. La nostra penisola verrebbe a trovarsi a metà strada tra i centri principali di anomalia termica, il che suggerirebbe una stagione più calda rispetto alle medie di riferimento (specie nel versante adriatico stante la vicinanza alla penisola balcanica laddove sono previste anomalie termiche positive alquanto consistenti), ma senza gli eccessi delle estati 2003 e 2012, ma con ondate di caldo anche molto intense. La piovosità è attesa nella norma o solo appena inferiore. Occorre precisare che i modelli europei calcano meno la mano sulle anomalie termiche positive, proponendo uno scenario da estate termicamente sopra norma ma con anomalie di temperatura media stagionale non eccedenti il grado. Vedremo a conti fatti chi avrà visto giusto, ricordando che questo tipo di previsione si presta facilmente ad imprecisioni.

Ma perché l'anticiclone delle Azzorre si vede sempre più raramente?
L’alta pressione delle Azzorre è una figura barica presente solo nei bassi strati, mentre in quota le fasi di stabilità coincidono quasi sempre con l’arrivo di promontori anticiclonici subtropicali do estrazione nordafricana, che possono essere più o meno intensi e quindi apportatori di fasi calde di diversa entità. Il problema maggiore è rappresentato dal fatto che negli ultimi 15-20 anni i promontori nordafricani in quota sono divenuti più intensi, duraturi ed in grado di invadere latitudini sempre più settentrionali a causa di modifiche alla circolazione generale su vasta scala che indubbiamente risente anche degli effetti del riscaldamento globale. L’alta pressione delle Azzorre, sempre per lo stesso motivo, tende ad estendersi con decisione verso levante con maggiore difficoltà a causa della eccessiva attività della sorella africana in quota, la quale induce nei bassi strati valori di pressione più bassi a causa delle alte temperature che la caratterizzano, confinando più ad occidente la cellula oceanica.

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