Muore a 60 anni don Alberto Bertaccini, missionario ed ex parroco

Sarà il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi a presiedere la messa per don Alberto Bertaccini, in programma sabato 7 giugno, alle 10.45, nella chiesa di San Filippo Neri, in via Giorgina Saffi. Il popolare sacerdote, 60 anni, missionario in Paraguay ma di passaggio dalla sua Forlì per accertamenti clinici, è stato trovato morto giovedì mattina nell’abitazione della famiglia che gli aveva dato ospitalità per alcuni giorni. Pare ormai certo che il presbitero sia passato dal sonno alla morte per un malore.

L’ultima sua apparizione pubblica risale a mercoledì scorso, nella chiesa di Coriano, dove ha celebrato la messa vespertina delle 18.30. Nato nel 1954 a Forlì e ordinato sacerdote nel 1979 dal vescovo di Forlì monsignor Giovanni Proni, don Alberto si è fatto le ossa come cappellano prima a Coriano e poi a Santa Lucia: nel 1986 diviene parroco a Malmissole. Nel 1990 parte una prima volta in missione, destinazione Paraguay, dove rimane fino al 1999. Ritornato in Italia, è coadiutore del parroco di Coriano don Lino Andrini, che si avvale di lui per la cura delle comunità di Villa Rotta e Carpinello. In quegli anni diviene anche responsabile di “Migrantes”, l’ufficio diocesano per la pastorale degli immigrati: è un compito che svolge con cura e passione, nonostante che nel 2003 sia divenuto di parroco di San Pietro in Trento e Coccolia.

Nel 2008 ottiene dal vescovo monsignor Lino Pizzi di ritornare in missione, sempre in Sudamerica ma a Guayaquil, in Ecuador. Nel 2012 insiste e ottiene (sempre come ‘fidei donum’, cioè incardinato nella diocesi d’origine di Forlì-Bertinoro) di rimettere piede in Paraguay, direttamente nella capitale Asuncion, a servizio della parrocchia di San Raphael. “Qui in Paraguay – testimonia in un servizio apparso in questi giorni sul sito della Diocesi di Forlì-Bertinoro - la situazione è diversa dall’Ecuador. Sia dal punto di vista economico, c’è più povertà, come natura e come risorse, anche se il paese gode di alcune ricchezze ed è il primo produttore mondiale di granoturco. A Guayaquil poi la vita ecclesiale era più unitaria, qui ad Asuncion si sente la conseguenza di certi fatti accaduti in Paraguay che hanno leso l’immagine della Chiesa e il Vescovo inoltre è stato molto assente per malattia”.

Il vescovo Lino Pizzi si era accordato con don Bertaccini per andarlo a trovare in Paraguay alla fine del mese, insieme al responsabile diocesano delle Comunicazioni sociali don Giovanni Amati. Ma è tutto svanito per la repentina scomparsa del sacerdote. Già da venerdì 6 giugno, alle 11, sarà possibile rendere omaggio a don Bertaccini nella camera mortuaria dell’ospedale di Forlì, in via Forlanini. E una prima messa in suffragio è in programma questa sera, giovedì 5 giugno, in quella chiesa di San Filippo che sabato accoglierà i suoi resti mortali per l’estremo saluto.