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Cronaca

E' morto Ferdinando Carretta, più di 30 anni fa sterminò la famiglia. Viveva a Forlì da 17 anni

l rinvenimento del corpo è avvenuto questa mattina ad opera dei carabinieri di Forlì che hanno ricevuto una chiamata al numero di emergenza 112 da parte di un vicino

E' stato trovato morto a Forlì, nella sua casa di via Bidente 49, Ferdinando Carretta. Aveva 61 anni. Il rinvenimento del corpo è avvenuto questa mattina ad opera dei carabinieri di Forlì che hanno ricevuto una chiamata al numero di emergenza 112 da parte di un vicino di casa che non vedeva Carretta da qualche giorno. 

Il caso Carretta è stato uno dei crimini più noti in Italia, avvenuto il 4 agosto 1989 a Parma. Ferdinando Carretta, all'epoca del fatto ventisettenne, uccise nella casa di famiglia i propri genitori e il fratello minore e successivamente riparò nel Regno Unito, dove trascorse molti anni. Vittime di quell'efferato delitto furono Giuseppe Carretta, Marta Chezzi e il fratello Nicola Carretta. L'omicida confessò in pubblico il suo reato durante un'intervista televisiva nel novembre 1998.

I carabinieri hanno coinvolto immediatamente il medico legale, che ha confermato la morte avvenuta per cause naturali, nell'ambito di una malattia pregressa avanzata. La data della morte non è stata definita ad ora, ma è probabile che risalga ad alcuni giorni fa, dato che già da qualche giorno il vicinato non notava suoi movimenti.

Cala così il sipario su una vicenda giudiziaria tormentata e che ha tenuto banco nell'opinione pubblica italiana. Riconosciuto incapace di intendere e di volere al momento del delitto nel 1999, Carretta fu condannato alla detenzione in un ospedale psichiatrico giudiziario, poi in semilibertà dal 2004, è tornato in libertà completa nel 2015, secondo la ricostruzione del suo iter giudiziario. A Forlì si era stabilito 17 anni fa, quando venne accolto da una comunità di recupero al termine del periodo trascorso nella struttura psichiatrica criminale.

Prima in licenza, poi da persona completamente libera, aveva deciso di restare in città. L'ultima polemica, risalente al 2008, ha riguardato la casa del massacro, che Carretta aveva infine ottenuto in  eredità e una volta venduta avrebbe preso casa definitiva proprio a Forlì, la casa di via Bidente, dove viveva da solo, in cui è stato ritrovato deceduto.

"Certamente mi sono pentito di quello che ho fatto - aveva detto in una delle ultime interviste a 'Chi l'ha visto? -. Ho rovinato non solo la mia vita, ma quella dei miei genitori, di mio fratello e dei miei parenti. La gente non ha niente da temere nei miei confronti, perche' quello a cui guardo io e' di fare una vita tranquilla, di lavorare, fare una vita normalissima. Da parte mia quindi non ha niente da temere, assolutamente".

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