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Venerdì, 26 Aprile 2024
Pizzerie

Nico corona il suo sogno e apre una pizzeria: alla napoletana, ad alta digeribilità ed una dedicata a Gigi Proietti

L'8 marzo è partita l'avventura di "Pizzeria Nicò", il progetto voluto e concretizzato da Nicola Lafiosca, 24 anni

Uno sogno covato per anni e che ha trovato casa a Forlì al civico 81 di viale Gramsci. In un ambiente studiato nei minimi particolari, tra accoglienza e modernità. L'8 marzo è partita l'avventura di "Pizzeria Nicò", il progetto voluto e concretizzato da Nicola Lafiosca, 24 anni, frutto di un percorso professionale iniziato in Italia e che ha avuto come tappa anche Barcellona, dove ha lavorato per una delle più rinomate pizzerie della città. Nel suo cammino non poteva mancare la città natale della pizza, Napoli, dove ha incontrato Vincenzo Abbate, artigiano del vessillo gastronomico partenopeo per eccellenza ed esperto di tecniche di impasto contemporanee e lievitati. Ed è proprio grazie al maestro Abbate che Nicola ha potuto perfezionare le sue abilità nell’utilizzo dei pre-fermenti solidi e nella realizzazione di impasti ad alta idratazione, per donare alla pizza la massima digeribilità.

La storia di Nicola

Modenese d'origine, Nicola ha scelto Forlì per presentare il suo concept, tra sapori e sfizi, "perchè gli piace la città ed è strategica, in quanto si trova tra la Riviera e l'Appennino - racconta la sorella Marta -. Dopo l'esperienza all'estero, dove ha lavorato con grandi esperti del settore, è voluto tornare nella regione che tanto ama, e che per lui rappresenta da sempre la terra di sapori e di tradizioni gastronomiche ineguagliabili". Le esperienze in Italia e all'estero gli hanno permesso di perfezionare il suo concetto di pizza; e così, giorno dopo giorno, l'idea di aprire un locale tutto suo è arrivata alla 'giusta lievitazione'. "Il sogno si è acceso due anni fa - racconta Marta -, ma il covid ne ha rallentato i propositi".

Nicola corona il suo sogno ed apre una pizzeria

Prima di arrivare alla data dell'8 marzo infatti c'è voluto circa un anno per riprogettare il locale di viale Gramsci, che precedentemente ospitava un bar. "Nicola voleva creare un locale moderno di tendenza, per far sì che diventasse un luogo di aggregazione. E' un progetto che ha richiesto grande impegno sia da parte di Nicola che dell'architetto. Si sperava di aprire prima, ma l'epidemia ha rallentato i piani. Non è stato un periodo semplice, c'è tanta voglia di normalità". La pizzeria ospita una sessantina di posti, con possibilità di estensione negli spazi esterni, ed è aperta anche in modalità d'asporto. Giovanissimo lo staff, composto da sei persone. L'inizio è stato positivo: "Siamo molto contenti dell'affetto ricevuto da clienti e dai feedback positivi sia sulla pizza che sul locale - esclama Marta -. Questo aiuta ad alimentare l'entusiasmo".

I segreti della pizza

E Nicola a svelare i segreti della pizza: "L'impasto nasce da una tecnica particolare utilizzata per la pizza napoletana contemporanea, la famosa pizza 'a canotto', mettendoci del mio tirandolo maggiormente. E' un pre-fermento solido, che è simile alla tecnica di pre-fermento di biga inventata da Piergiorgio Giorilli, ma che presenta differenze nelle gestione. Viene lievitato per 48 ore, poi viene rimpastato aggiungendo solo acqua e niente farina. E' quindi un 100% pre-fermento. Si tratta di un impasto nato tra virgolette da un errore di Vincenzo Abbate, poi perfezionato nel tempo, giocando molto sull'idratazione. Inizialmente venne accantonato, ma adesso è particolarmente diffuso in tutto il mondo. Il risultato è una maggiore digeribilità. Fondamentale per dare l'idratazione che si vuole dare all'impasto è inoltre l'impiego di una farina di tipo 1, in passato temuta dai pizzaioli, ma ora fondamentale".

Pizza è anche sinonimo di fantasia: "Mi piace giocare sui gusti, ma anche sulle consistenze che sono importanti - tiene ad evidenziare il 24enne -. Ad esempio la pizza con mortadella, pistacchi e burrata l'ho re-inventata con una crema di mortadella, che è quella che viene utilizzata nella pasta lorda romagnola. La mia "Pistacchiella" ha anche lo scopo di unire le varie tradizioni gastronomiche, concetto che ho voluto esprimere anche negli antipasti, come la frittatina napoletana. Un altro prodotto studiato è l'arancino di pesce al nero di seppia, con un cuore di burrata, gamberetti e lime". Da "Nico" si potrà trovare anche una pizza dedicata all'indimenticato attore Gigi Proietti, la "Proietti" appunto, alla crema di carciofi, che rievoca la famosa barzelletta del gelato al carciofo.

"Vogliamo offrire al cliente un prodotto di alta qualità, dall'antipasto ad alta idratazione e di difficile lavorazione agli ingredienti, con prodotti locali e accuratamente selezionati", sottolinea Marta. Il tutto accompagnato da un'ampia varietà di birre artigianali, che possano sposarsi con il tipo di pizza scelta, così come è accurata la selezione di vini. A chiudere dolci della tradizione, dalla pastiera al babà, dalla delizuia al limone al tortino al cioccolato ("che va molto forte") realizzati da maestri artigiani. Da Nicola un bel segnale per la città, un messaggio di ottimismo: impegno e buona volontà pagano sempre.

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