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Cronaca

Ultimo ok del Comune, può partire il cantiere per un parco commerciale di superficie pari al 'Puntadiferro': "Centinaia di posti di lavoro"

E' quindi destinata a cambiare volto nel giro di pochi anni la zona attualmente compresa tra il casello dell'A14 e il centro commerciale 'PuntadiFerro'

Saranno 7 edifici di fronte al casello autostradale, tutti destinati all'attività commerciale, e in un caso a pubblico esercizio (quindi un ristorante-bar), quelli che il Comune di Forlì ha autorizzato con recenti concessioni edilizie appena emanate o che saranno emesse nei prossimi giorni, vale a dire l'ultimo passaggio burocratico dopo il quale potranno partire i cantieri. E' quindi destinata a cambiare volto nel giro di pochi anni la zona attualmente compresa tra il casello dell'A14 e il centro commerciale 'Punta di Ferro'. Quello che sarà costruito nel giro di tre anni, salvo proroghe, sarà una superficie commerciale circa pari a quella dello stesso 'Puntadiferro', con un raddoppio quindi delle superfici di vendita dislocata nell'area di Pieve Acquedotto.

Le concessioni edilizie attuali riguardano due comparti per un totale di 105.148 metri quadri, circa dieci ettari compresi tra via Pellegrino Artusi, via Vasumini, via Gordini e la parte nord del 'Puntadiferro'. Di questi 57.750 metri quadri sono di aree destinate a superficie pubblica (strade, parcheggi e aree verdi). La via che ora dalla rotonda dell'autostrada porta al 'Globo' sarà estesa fino a connettersi a via Ca' Mattioli. Sono previsti vari snodi stradali regolati da rotonde e un giardino con giochi per i bambini. Ma il grande impatto dell'intervento è sulle superfici di vendita commerciale, che saranno di 13.000 metri quadri in totale, mentre l'edificato ammonta a 18.000 metri quadri totali. Nei 13mila metri quadri sorgeranno negozi di varie metrature, da alcune (poche) più piccole da 250 metri quadri, via via a crescere fino a 2.500 metri quadri di superficie di vendita massima.

Nessuno dei circa 20 negozi previsti è destinato all'alimentare, ma ci sarà abbigliamento, fai da te, arredi per la casa. Insomma, un vero e proprio parco commerciale, disposto non come galleria ma come edifici autonomi di un piano, che andrà a saturare l'area tra l'iper e il casello autostradale. Niente di nuovo rispetto a quanto già esiste per esempio a Faenza o a Savignano Mare, con la nascita di grandi superfici di vendita commerciale a ridosso del centro commerciale vero e proprio. 

Il proponente del progetto è la società 'Forlì Nord', propaggine immobiliare di Cia-Conad, che è titolare anche di un altro comparto adiacente, quello tra via Artusi, via Vasumini e la rotonda del casello dell'A14, di fatto di fronte al 'Globo'. In tale comparto, più piccolo (65.000 metri quadri di superficie totale) sono già stati concessi in passato 6.500 metri quadri di superficie di vendita, che sommati a quelli in gestione in questi giorni negli uffici dell'Urbanistica porta il totale a circa 20.000 metri quadri di superficie di vendita da realizzare nei prossimi anni, vale a dire più o meno la stessa dimensione del 'Puntadiferro'. 

A fornire i dati, per precisare e mostrare l'intervento nel suo completo - rispetto alla protesta dei Verdi che contestano l' “ennesimo colpo al commercio e al centro storico” - è l'assessore all'Urbanistica Daniele Mezzacapo. “Per queste urbanizzazioni i proponenti avevano versato gli oneri già nel 2017 e i titoli autorizzativi sono atti dovuti – spiega Mezzacapo -. La delibera urbanistica venne votata nel 2017, quando l'attuale maggioranza, all'epoca all'opposizione, votò contro”. E ancora il vicesindaco: “Questo polo commerciale di Pieve Acquedotto non è certo una previsione nuova, è figlia di una visione e una programmazione che da oltre un decennio indica quella zona del casello autostradale come vocata ad attività commerciali di medio-grandi dimensioni, non in diretta concorrenza col centro storico, perché i marchi lì previsti non potrebbero mai insediarsi in centro per le superfici che richiedono o le loro necessità logistiche”.

Guarda in ogni caso agli aspetti positivi del progetto, Mezzacapo: “In uscita dalla pandemia, con la necessità di rimettere in moto gli investimenti, c'è un progetto che potrà creare centinaia di posti di lavoro per i nostri giovani. Il mio auspicio è che, visto che lo abbiamo ereditato dal passato, che almeno questo intervento vada a buon fine e in tempi certi, con un proponente affidabile e con capacità di investimento”. 

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