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L'emergenza umanitaria

La missione umanitaria di "Romagna per l'Ucraina": “Quando c’è bisogno, noi siamo pronti a partire”

"La cosa bella è che siamo riusciti a rimettere insieme tutte le organizzazioni di volontariato locali votate agli aiuti internazionali"

Saranno presenti anche i sindaci di Forlì, Forlimpopoli, Meldola, Civitella e Bertinoro, oltre al vescovo mons. Livio Corazza che impartirà la benedizione, alla partenza della spedizione del raggruppamento umanitario “Romagna per gli Ucraini”, prevista per le 19 di giovedì dal piazzale antistante la sede del Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo. Composto da volontari dello stesso Comitato di via Lunga, oltre che da Caritas diocesana, Protezione Civile di Forlimpopoli-Bertinoro e Croce Verde Bidente, il convoglio di sei mezzi coordinato da Graziano Rinaldini, percorrerà oltre 3.000 chilometri fra andata e ritorno, per portare i primi aiuti ai profughi ucraini in fuga dalla guerra.

Oltre ai 16 membri dell’equipaggio, i pullmini trasporteranno 58 quintali di materiale, per lo più farmaci e beni di prima necessità, fra cui alimenti in scatola per bambini, kit di primo soccorso e per l’igiene personale, ma anche giacconi invernali e coperte, il tutto raccolto dal Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, Caritas diocesana e Protezione Civile “Il Molino” di Bertinoro, con il coordinamento della Protezione Civile di Forlimpopoli. Dopo aver attraversato Slovenia, Ungheria e Slovacchia, i forlivesi arriveranno a Przemysl, nel sud della Polonia, proprio a ridosso del confine ucraino. Qui incontreranno gli emissari della Caritas locale, con una prima visita ai campi di accoglienza dei rifugiati e consegna dei beni trasportati. Nel giorno successivo si inoltreranno per altri 100 chilometri sino a Betzec, ove avverrà il contatto con i delegati dell’arcivescovo ucraino di Leopoli, mons. Mieczysław Mokrzycki. Rinaldini ribadisce il principio che questo primo viaggio sarà interlocutorio, ossia finalizzato a comprendere i bisogni degli ucraini in fuga e dei polacchi che li assistono, in vista delle prossime spedizioni.

“Rispetto alle missioni in Bosnia Erzegovina come raggruppamento Tuttinsieme – precisa il coordinatore – laddove intervenimmo al termine del conflitto per aiutare le popolazioni coinvolte a risollevarsi (gli accordi di Dayton risalgono al novembre 1995, n.d.r.), stavolta ci muoviamo a guerra in corso, in un clima di grande incertezza, con la gente che fugge. La cosa bella è che siamo riusciti a rimettere insieme tutte le organizzazioni di volontariato locali votate agli aiuti internazionali. Dopo tanti anni, ritrovarci non era semplice. Quando c’è bisogno, noi siamo pronti a partire”. Il rientro in Italia del raggruppamento umanitario “Romagna per gli Ucraini”, è previsto alle prime ore di domenica.

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