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La tracimazione / Santa Sofia

Per la prima volta nella storia la diga di Ridracoli tracima nel mese di giugno

L'invaso fa da laminazione delle piene: trattenendo milioni di metri cubi d’acqua, regolarizza i deflussi a valle impedendo al fiume fenomeni di esondazioni, rendendo così più sicura Santa Sofia ed i comuni a valle

Per la prima volta nella sua storia la diga di Ridracoli tracima nel mese di giugno. Da venerdì mattina è infatti in atto una flebile tracimazione, con le acque del lago artificiale che scorrono lungo lo sbarramento di cemento di 103,5 metri. "Nel mese di giugno non è mai accaduto che l'acqua arrivasse alla quota di 557,30 metri sul livello del mare, ovvero la massima quota di regolazione pari al volume massimo accumulabile di 33 milioni di metri cubi d'acqua - spiega Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa -. Questo anche per effetto delle recenti precipitazioni. Dal primo giugno sono infatti caduti circa 100 millimetri di pioggia, quando la media mensile è di 75". Da gennaio sull'invaso sono caduti circa 960 millimetri di pioggia (dato aggiornato alle 12 del 3 maggio), così distribuiti: 269,2 millimetri a gennaio, 79,2 millimetri a febbraio, 100,6 a marzo, 60,4 millimetri ad aprile e 351 millimetri a maggio.

Si tratta della quinta tracimazione dall'inizio dell'anno. La prima tracimazione è avvenuta lo scorso 4 marzo dopo un periodo caratterizzato da intense nevicate in quota, mentre la seconda il 3 maggio dopo l'ondata di maltempo che ha innescato frane ed esondazioni. Seguono quelle del 10 maggio e quella del 16 maggio. Solitamente sono attese nell'arco di 365 giorni una o due tracimazioni. Nel siccitoso 2022 la diga non aveva mai tracimato, così come era accaduto nel 2017. Tra i benefici della diga di Ridracoli c'è anche quella di contenere la piena del Bidente. L'invaso fa da laminazione delle piene: trattenendo milioni di metri cubi d’acqua, regolarizza i deflussi a valle impedendo al fiume fenomeni di esondazioni, rendendo così più sicura Santa Sofia ed i comuni a valle. Il "Gigante della Romagna" era finito anche nel mirino degli hater del web, con fake news circa la responsabilità dell'invaso sull'alluvione del 16 maggio. Romagna Acque si è subito attivata, decidendo di sporgere querela per calunnia e diffamazione contro chi provoca allarmismo. 

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