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Cronaca

Stop al taglio dei platani di San Lorenzo, e ora si pensa a chiedere i risarcimenti

Taaf e Comitato: "Gli enti hanno abbattuto un bene pubblico senza motivo. Il calcolo del danno? Lo abbiamo già fatto"

Cosa fare sulla Provinciale 3 del Rabbi ora che la Commissione regionale del Patrimonio culturale ha stabilito con decreto che gli alberi non si tagliano?  Se lo chiedono il Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì e il Comitato "Giù le mani dagli alberi"  (creato dai pittori Alfonso e Nicola Vaccari) autori della battaglia per la salvaguardia delle alberature che chiedono agli enti locali di essere coinvolti nelle decisioni future.

"La Commissione regionale - dicono i rapresentanti di Wwf, Legambiente e del Comitato (Alberto Conti, Angelo Porta e Marco Colonna) - ha accolto la documentazione che abbiamo prodotto e che dimostra il valore storico di quella strada e delle sue alberature progettate da Mussolini negli anni '30 del Novecento come ingresso trionfale alla Predappio Nuova. In questo modo la Commissione si è dimostrata un organo terzo e indipendente dal volere politico della stessa Regione e ha stabilito un precedente di tutela delle alberature a cui sicuramente si guarderà in casi analoghi a livello nazionale". Cosa succederà ora? "Chiediamo un tavolo degli enti coinvolti a cui essere invitati insieme alla Soprintendenza la quale dovrà avallare ogni decisione presa per delineare un nuovo progetto che salvaguardi le piante rimaste".

Sono 38 su 84 i platani già abbattuti nel tratto urbano di San Lorenzo in Noceto (nell'ambito di un progetto del valore di quasi un milione di euro). Anche questo tratto di strada secondo la Commissione è sottoposta al vincolo culturale e qui addirittura, secondo il Taaf, si potrebbe chiedere che vengano ripiantati gli alberi. "Il Codice della strada - dice l'esperto di Legambiente Angelo Porta - dice che non si possono fare alberature lungo le strade fuori dai centri abitati, ma nei centri urbani questo limite non c'è. Ripiantarli, più lontano dalla sede stradale per via della pista ciclabile in costruzione, sarebbe una soluzione percorribile".

Contro la decisione della Commissione, nata solo lo scorso marzo, ha già annunciato ricorso il Comune di Predappio. "Ci dispiace che il sindaco Frassineti abbia in mente questa via ma sono solo quattro gli alberi che ricadono nel suo tratto comunale. Aspettiamo invece che il sindaco di Forlì e anche presidente della Provincia, Davide Drei, dica la sua in merito alla questione visto che la maggior parte del tratto di strada interessato è di compentenza dell'ente provinciale".

Il Tavolo delle Associazioni pensa anche ad una sorta di risarcimento: "Un danno per aver abbattuto senza motivo un bene pubblico. Il calcolo, sulla base del valore delle piante abbattute, lo abbiamo già fatto e si aggira intorno agli 800mila euro. Soldi che, se ci venissero riconosciuti, gireremmo sempre agli enti locali per politiche che tuteli il verde invece che distruggerlo". 

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