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Al Campus in centinaia per il plogging, la passeggiata ecologica: raccolti 90 chili di rifiuti

Tra le postazioni oggetto di attenzione, anche i cestini stradali, a volte utilizzati impropriamente non solo per il conferimento di rifiuti da passeggio, ma anche per l’abbandono di rifiuti domestici indifferenziati

Da Forlì a Forlì: a un anno dal primo appuntamento al Parco Urbano, sabato al Campus universitario cittadino ha chiuso un cerchio, quello del primo anno di plogging, la disciplina sportiva di origine svedese che consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano per strada mentre si fa jogging o si cammina liberamente. È a questa che si è ispirata Alea Ambiente nell’ideare e organizzare il format “Di Corsa per l’Ambiente”, l’evento nato per sensibilizzare in maniera attiva i cittadini alla cura del territorio, che dopo 7 tappe in 6 differenti città del bacino servito dalla società inhouse providing di gestione dei rifiuti, va in “letargo” per questo 2023, per riprendere la prossima primavera con la stessa formula lungo percorsi che includono aree verdi, piazze e strade, anche al di fuori del centro abitato.

VIDEO - Il plogging al Campus

Sono state oltre un centinaio le persone intervenute per raccogliere rifiuti abbandonati nell’area del Campus universitario e che si sono spostate anche nelle adiacenti zone di Campostrino, del Parco della Resistenza e della Stazione ferroviaria, resistendo anche alla pioggia. Tra loro, molti bambini ed anche Marco Cortesi, forlivese volto noto nel mondo come promotore della disciplina. Muniti di un kit composto da sacchetti per la raccolta differenziata, pinze e guanti, i partecipanti hanno raccolto in totale circa 90 chili di rifiuti, di cui 13 chili di indifferenziato, 21 chili di vetro, 23 chili di carta, 19 chili di plastica e 12 chili di ferro. Tra le postazioni oggetto di attenzione, anche i cestini stradali, a volte utilizzati impropriamente non solo per il conferimento di rifiuti da passeggio, ma anche per l’abbandono di rifiuti domestici indifferenziati.

"Attraverso una divertente maratona ecologica - afferma Simona Buda, presidente Alea Ambiente, affiancata dal vicepresidente, Andrea Bandini e dal direttore Gianluca Tapparini - in questi mesi abbiamo offerto alle persone la possibilità di fare qualcosa di concreto e utile per la loro città e il territorio. Credo che si sia trattato di un grande attestato di civismo ma anche di un collante per la nostra comunità, che specie in certi territori, dopo l’alluvione aveva bisogno di ritrovare momenti di condivisione e di riappropriazione, del territorio e della sua bellezza. L’appuntamento al Campus di Forlì è stata la degna conclusione di questo primo step di progetto, per il quale ringraziamo tutte le Amministrazioni comunali che hanno voluto fortemente ospitare l’iniziativa, in alcuni casi unendola a giornate ecologiche tradizionali già presenti nel loro calendario di eventi".

"In totale in questi 12 mesi sono stati circa 350 i chilogrammi di rifiuti raccolti, tra indifferenziato e frazioni da avviare a riciclo  conclude Buda -. Ringraziamo anche le Pro loco e le realtà dell’associazionismo e del volontariato, così come gli sponsor e le aziende partner, che hanno collaborato e ci hanno supportato attivamente nell’organizzazione delle varie giornate, nella gestione dei partecipanti e dei momenti di ristoro previsti a conclusione delle attività. Ora ci focalizziamo su altre iniziative di sensibilizzazione ambientale, rivolte in particolar modo al mondo della scuola, per tornare con un nuovo calendario di giornate ecologiche nel 2024”. In rappresentanza dell’amministrazione comunale di Forlì, erano presenti il vicesindaco di Forlì, Daniele Mezzacapo ed Albert Bentivogli, membro del Consiglio comunale. 

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