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Cronaca

Si popola il parco commerciale al casello dell'A14: arriva un maxi-ristorante sushi

Ci saranno camminamenti sull’acqua, percorsi in pietra che attraverseranno il locale e zone color rame che ospiteranno i tavoli

Continua a cambiare volto la porzione di città vicina al casello autostradale, dove è in corso di veloce costruzione il grande parco commerciale di Pieveacquedotto. In una posizione strategica, proprio di fronte alla barriera del casello autostradale, sta per arrivare ora anche un ristorante, anticipazione di quello che sarà l'area nel prossimo futuro: non solo commercio in grandi superfici, ma anche locali e ristoranti. Nell'area, infatti sono previsti circa 20.000 nuovi metri quadri di superficie di vendita in 7 edifici, vale a dire più o meno la stessa dimensione del 'Puntadiferro' nel suo complesso.

Una nuova meta per gli amanti della cucina orientale a due passi dal casello autostradale inaugurerà nella primavera prossima, tra aprile e maggio, il ristorante che fa capo al brand Amy Sushi, attualmente presente in quattordici città in tutta Italia. Dopo l’apertura del ristorante di Carpi e di Reggio Emilia, quello di Forlì sarà il primo locale del circuito - che fa base a Milano - a sbarcare in Romagna e sorgerà in un locale sfitto dalla sua realizzazione, nello stesso edificio del Globo, marchio della grande distribuzione, nella zona commerciale di Pieve Acquedotto che sta avendo una forte espansione.

Sarà un ampio locale, con una capienza di circa 300 posti a sedere, che promette una “vera” cucina sushi e che si caratterizzerà per l’attenzione al design e alla progettazione degli interni, in linea con lo stile di tutti i ristoranti del gruppo che punta a conservare e a riproporre l’originaria impronta asiatica. Non solo sushi, quindi. Ci saranno camminamenti sull’acqua, percorsi in pietra che attraverseranno il locale e zone color rame che ospiteranno i tavoli e che richiameranno le tipiche atmosfere asiatiche.

Nata nel 2015 per iniziativa di Feiwu Wen, esponente di seconda generazione di ristoratori cinesi e appartenente a una famiglia presente in Italia dalla fine degli anni ’90, la catena propone una cucina asiatica di qualità “a prezzi contenuti” e controlla tutta la filiera del sushi: dall’acquisto delle materie prime, alla distribuzione dei prodotti, fino alla gestione diretta dei ristoranti, proponendo anche la formula “all you can eat”.
 

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