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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nuova tappa legale sul tormentato ponte di Mercatale, il Comune: "Il Tar ci dà ragione: corretta la demolizione delle recinzioni private"

Nuovo capitolo nella controversia giudiziaria, che si snoda in più contenziosi legali,  relativa al Ponte di Mercatale, che lo scorso anno finì anche sotto sequestro per ordine della Procura

Nuovo capitolo nella controversia giudiziaria, che si snoda in più contenziosi legali,  relativa al Ponte di Mercatale, che lo scorso anno finì anche sotto sequestro per ordine della Procura. Oltre all'aspetto penale, a fronteggiarsi - fin dall'inizio del progetto - sono la famiglia Campini che risiede sul percorso ciclo-pedonale rimesso a nuovo dal Comune di Galeata negli ultimi anni, con la costruzione anche del ponte (dove c'era a sua volta un ponte bombardato nel 1944 e mai più ricostruito), e il Comune stesso. La struttura ha avuto un iter molto tormentato per l'opposizione della famiglia Campini che ha sempre sostenuto e portato in tribunale numerose cause giudiziarie prospettando abusi edilizi e realizzazioni edili in terreni di sua proprietà. Una donna si incatenò ad un cancello proprio per impedire l'avvio dei lavori nel settembre del 2018. Tuttavia il Comune di Galeata è sempre andato avanti nel progetto avendo dalla sua carte che attesterebbero la proprietà pubblica dell'area dell'ex ponte bombardato e della sua strada di accesso.

Nell'ambito di questo contenzioso, il Comune di Galeata fa sapere che "il 28 novembre 2022 è stata depositata la sentenza con cui il Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) dell'Emilia-Romagna, ha respinto integralmente il ricorso a suo tempo proposto da Donatella Campini (difesa dall’avvocato Fabio Chiarini) contro il Comune di Galeata (difeso dall’avvocato Giovanni Lauricella) con un verdetto che non lascia dubbi". Sempre secondo il municipio galeatese "il provvedimento del Comune, contestato dalla ricorrente, imponeva la demolizione di una serie di opere costruite abusivamente in zona, sottoposta a vincolo paesaggistico, che fa parte di un antico percorso pubblico. L’Amministrazione aveva inteso ripristinare tale via mediante la ricostruzione di un ponte, avvalendosi di appositi contributi pubblici che, in caso di mancato utilizzo, sarebbero andati perduti. Il ponte costituisce un elemento strategico necessario a garantire il passaggio su un percorso ciclo-pedonale di valenza storica per la vallata".

Riporta la nota del Comune: "Su questo cammino pubblico la Campini aveva realizzato – senza chiedere al Comune le dovute autorizzazioni – una recinzione ed altri manufatti abusivi che, oltre ad impedire il transito, ostacolavano gli stessi lavori di ricostruzione. Il Comune si era visto pertanto costretto a procedere alla demolizione d’ufficio di queste opere abusive, poste in area soggetta a vincolo idrogeologico, paesaggistico, sismico e idraulico. Il Tar ha giudicato pienamente legittimo l’ordine di demolizione di tali opere abusive, anzi addirittura affermando che ciò costituisce un preciso “potere-dovere” del Comune, “del tutto privo di margini di discrezionalità”". 

“Questa sentenza, che ripristina la legalità violata – commenta il Sindaco Elisa Deo – costituisce un primo passo per restituire alla popolazione il diritto di usufruire di una storica via di comunicazione, particolarmente interessante sia dal punto di vista sia logistico che ambientale, riconoscendone il grande valore per l’intera comunità, non solo locale, ma di tutto il territorio”.  

Parallelamente alla controversia sulla proprietà della strada e dell'area, nel settembre 2021 i carabinieri della sezione giudiziaria in servizio alla Procura di Forlì  avevano  il sequestro del  ponte ciclo-pedonale di Mercatale, che unisce Galeata a Pianetto. Il sequestro proventivo era stato chiesto dalla Procura della Repubblica di Forlì e concesso con un decreto del Tribunale. Il sequestro arriva a seguito di un'inchiesta relativa a presunte irregolarità urbanistiche previste nel Dpr 380/2001. La passerella ciclo-pedonale, intitolata a Dante Alighieri, è stata realizzata nel 2020 sul percorso del Parco archeologico di Mevaniola e della villa di Teodorico. Nell’antica borgata di Mercatale è presente il “Sasso di Dante”, secondo documenti d’archivio settecenteschi (il campione delle strade del 1778) il luogo rappresenterebbe una sosta nel peregrinare di Dante, da qui l'intitolazione. Proprio in quel punto era presente un ponte fino al 1944, quando venne bombardato e mai ricostruito, se non appunto lo scorso anno all'interno di un finanziamento per itinerari turistici in val Bidente.

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