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Cronaca

Possibile rinvio della stagione: "Cacciatori sempre più discriminati"

Il possibile slittamento dell'apertura della caccia stanziale, richiesto da Ispra in virtù dell'emergenza siccità che ha attanagliato buona parte del territorio regionale, verrà valutato la prossima settimana

Il possibile slittamento dell'apertura della caccia stanziale, richiesto da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) in virtù dell'emergenza siccità che ha attanagliato buona parte del territorio regionale, verrà valutato la prossima settimana. Uno spostamento che, anche se non del tutto escluso dall'assessore all'agricoltura Sandra Caselli durante la seduta odierna della commissione Politiche economiche presieduta da Luciana Serri, non sarebbe visto con grande favore dai democratici, in particolare da Manuela Rontini e Lia Montalti. "Non auspico che si arrivi a un posticipo dell'apertura", ha sottolineato infatti la consigliera Rontini intervenendo dopo che Caselli ha illustrato le mosse che l'assessorato sta mettendo in atto per prendere una decisione. "Stiamo effettuando delle verifiche - ha spiegato l'assessore - per capire quali e se esistono criticità. Al momento non possiamo prendere decisioni". Scelte che verranno fatte in base alle condizioni attuali dell'ambiente "che sono cambiate - ha rimarcato Rontini - rispetto a quelle descritte nella nota Ispra, visto che risale a più di una settimana fa". Parole che hanno trovato il favore di Montalti, in linea con il pensiero della collega democratica. Parere diametralmente opposto invece per la cinque stelle Silvia Piccinini: "I margini per chiedere la sospensione - ha sottolineato la consigliera del Movimento 5 stelle - ci sono tutti. Le criticità esistono quindi accogliamo con favore questi ulteriori approfondimenti". Mentre la Lega nord con Massimiliano Pompignoli raccoglie l'intervento di Caselli per specificare come "esistano delle situazione diverse sul territorio a seconda se ci si sposti dall'Emilia alla Romagna. In Romagna la situazione idrica è diversa per cui non sarebbe un dramma fare scelte diverse a seconda dei territori".

Ma il vero banco di scontro tra governo regionale e il Carroccio è il "cosiddetto allegato G" al calendario venatorio, che riguarda la gestione della starna e della pernice rossa. "In Romagna non lo vogliono - ha specificato il consigliere leghista - mentre non è così in Emilia. Dovreste ascoltare il parere di tutte le associazioni e non solo quello di Federcaccia, notoriamente vicina al centrosinistra. I cacciatori sono sempre più discriminati, non esiste più libertà di caccia ed è sempre più difficile per loro". Documento criticato anche da Tommaso Foti di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale: "In alcuni Atc la caccia alla starna con queste regole non sarà permessa", ha affermato. Posizione ribattuta dai tecnici della Giunta che hanno invece ribadito come "il limite dei 10 chilometri di distanza dalle aree Natura 2000 sia stato tolto". Allegato comunque votato a maggioranza in commissione, che doveva esprimere il proprio parere sulle modifiche apportate. Il Partito democratico ha votato a favore mentre la Lega contro, ad eccezione di Matteo Rancan che si è astenuto. Stessa posizione del leghista anche per Foti.

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