"Quale destino per la Motorizzazione Civile? Ora che c'è un viceministro eletto anche a Forlì, si chiarisca"
A ritirare fuori il tema è Raffaele Acri, vice coordinatore del Quartiere Resistenza, chiedendo un intervento chiarificatore a Galeazzo Bignami
Quale destino per la Motorizzazione Civile di Forlì, l'ufficio ministeriale dei trasporti che si occupa di veicoli e patenti e che da anni è nel limbo di una possibile soppressione? A ritirare fuori il tema è Raffaele Acri, vice coordinatore del Quartiere Resistenza, chiedendo un intervento chiarificatore a Galeazzo Bignami, nuovo viceministro del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, da cui appunto la Motorizzazione dipende.
"Il destino della motorizzazione civile di Forlì pare avvolto in una cappa di mistero, ma anche sembra di abbandono a giudicare dalle condizioni dell’ingresso del capannone che verosimilmente ospita le officine per la revisione dei mezzi, che appare annerito forse da bruciature e la scritta è ormai ridotta a poche lettere visibili, mentre le altre sono cadute o rovinate", dice Acri.
"L’attuale Governo ospita il viceministro responsabile del Dicastero che sovraintende le infrastrutture deputate alla certificazione e controllo degli mezzi civili della provincia, espresso anche dal territorio forlivese dove è stato eletto nella precedente legislatura. Non si comprende dopo le forti polemiche dei mesi precedenti le elezioni politiche, l’attuale cappa di silenzio scesa sul suo futuro - conclude -. Continua a permanere anche il mistero sulla identità del privato a cui pare sia stata venduta la struttura dove è ospitata l’Ente di via Golfarelli, al quale poi il Ministero ha corrisposto l’affitto per continuare ad utilizzare la stessa, oppure sapere se il contratto sia estinto e quali prospettive ci siano in futuro".