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Cronaca

Il 66esimo Reggimento Fanteria Aeromobile "Trieste" comandato dal colonello Vito Nitti rientra in patria dopo 6 mesi

Il generale Camporeale ha ringraziato il generale Salvatore Annigliato, comandante uscente del Train Advise and Assist Command West e gli appartenenti alla Brigata Aeromobile "Friuli" per "l’eccellente lavoro e i grandi risultati ottenuti in questi mesi nelle attività di addestramento"

Martedì la sede del Train Advise and Assist Command West, comando multinazionale interforze a guida italiana della Missione in Afghanistan Nato Resolute Support, è stata teatro della cerimonia di avvicendamento, tra il personale della Brigata Aeromobile “Friuli” dove è inquadrato il 66esimo Reggimento Fanteria Aeromobile "Trieste" ed il subentrante della Brigata "Pozzuolo del Friuli".

Alla cerimonia hanno preso parte il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Salvatore Farina, l’ambasciatore italiano a Kabul Roberto Cantone, il vice comandante della Missione Nato Resolute Support e Italian Senior National Representative in Afghanistan generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale in rappresentanza del comandante della Missione Resolute Support Generale Austin Scott Miller, nonché le massime autorità civili e militari afgane della Regione Ovest. 

Il generale Camporeale ha ringraziato il pari grado Salvatore Annigliato, comandante uscente del Train Advise and Assist Command West, e gli appartenenti alla Brigata Aeromobile "Friuli" per "l’eccellente lavoro e i grandi risultati ottenuti in questi mesi nelle attività di addestramento, assistenza e consulenza sviluppate in favore delle forze di sicurezza afghane e per le molteplici attività di cooperazione civile e militare condotte a sostegno della popolazione locale".

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Farina ha portato i saluti del Ministro e Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana: "Rendo onore alle nostre Bandiere che sono il simbolo della nostra cultura, dei nostri ideali, della giustizia e della libertà". Ha inoltre ricordato che "tutte le donne e gli uomini della coalizione e delle Forze di Sicurezza Afghane che si sono sacrificati fino all’estremo per garantire la pace e stabilità in questa terra". Ha quindi evidenziato "il continuo lavoro svolto dai nostri militari per la stabilità e pace e le capacità professionali che riescono ad esprimere nelle missioni internazionali".

L'ambasciatore italiano a Kabul Cantone nel suo intervento ha evidenziato "lo stretto legame tra sicurezza e sviluppo, alla base dell’attività italiana civile e militare nella missione in Afghanistan". Ha poi rivolto, in nome del governo italiano e dell’Italia intera, "un pensiero ai militari caduti in Afghanistan, alle loro famiglie e alle migliaia di soldati italiani, uomini e donne, che hanno operato e continuano ad operare affinchè l’Afghanistan possa divenire un Paese pacifico e prospero". Contestualmente è avvenuto l’avvicendamento al comando della Task Force Arena, unità che garantisce supporto al Train Advise and Assist Command West, tra il personale appartenente al 66esimo Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” di Forlì ed i colleghi del Reggimento Lagunari “Serenissima” di Venezia.

Le funzioni principali

Il lavoro degli Advisors italiani si inquadra nell’ambito della missione Nato Resolute Support col compito principale di fornire addestramento, consulenza ed assistenza alle forze di sicurezza afgane per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi. Le funzioni principali della Missione in Afghanistan Resolute Support sono contenute nello "Status of Forces Agreement Sofa" firmato a Kabul il 30 settembre 2014 dal presidente afgano, subito dopo ratificato dal parlamento, che definisce termini e condizioni del dispiegamento della nuova forza multinazionale di Resolute Support e quali saranno i compiti principali da assolvere, tra cui il supporto alla pianificazione, programmazione ed impiego delle risorse finanziarie nel lungo termine; l'assicurare trasparenza, affidabilità e vigilanza in ottica anticorruzione; il supportare l’aderenza ai principi dello stato di diritto e di buon governo; il supportare e sostenere processi quali arruolamento, addestramento, gestione e crescita del personale, anche tramite fornitura di materiali ed equipaggiamenti; intelligence; e comunicazione strategica. 

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