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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Romagna Acque: "Rinunciamo ai nostri introiti per dare bollette più leggere"

L'opera fondamentale del Piano degli Investimenti è il nuovo potabilizzatore in via di realizzazione alla Standiana (NIP2), a sud di Ravenna. Sono ormai realizzate tutte le opere civili

Si è svolta martedì mattina l’Assemblea che ha approvato all'unanimità il bilancio di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa, la società pubblica che gestisce la diga di Ridracoli e le fonti di acqua in Romagna. L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio consuntivo 2013: il valore

della produzione è di 54.661.000 euro, mentre l’utile netto è di 9.974.557 euro; il che stabilisce in 10,29 euro il valore di ogni singola azione. Una nota di Romagna Acque spiega che “la Società sta sviluppando un piano degli investimenti assai impegnativo e performante: un piano da circa 300 milioni di euro, reso possibile grazie ai buoni risultati acquisiti e alla solidità finanziaria della società”. Inoltre “il piano degli investimenti avrà un ritorno significativo anche per quanto riguarda la tariffa dell’acqua. In attuazione degli indirizzi espressi dai soci, di massimo contenimento tariffario compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria della Società, sono state accolte le proposte di ATERSIR di rinuncia a quote di componenti tariffarie sia per quanto concerne il 2012 e il 2013 che per il piano tariffario previsto al 2023 (data di fine affidamento). Per il 2013 le rinunce sulla tariffa d’acqua all’ingrosso accettate da Romagna Acque sono state pari a 3,9 milioni di euro. L’effetto delle rinunce si traduce da un lato in minori ricavi e minori incassi per la Società e dall’altro in tariffe inferiori applicate all’utente finale da parte di HERA”.

LE TARIFFE. Queste le tariffe d’acqua all’ingrosso applicate da Romagna Acque per gli usi civili nel 2013 nei tre ambiti territoriali romagnoli: Forlì-Cesena 0,3939 euro al metro cubo d'acqua erogata, Ravenna 0,4299 euro al metrocubo, Rimini 0,2514 al metrocubo.

LE OPERE. L’opera fondamentale del Piano degli Investimenti è il nuovo potabilizzatore in via di realizzazione alla Standiana (NIP2), a sud di Ravenna. Sono ormai realizzate tutte le opere civili, i lavori saranno ultimati entro la prima metà del 2015, e nella seconda metà inizieranno le prove, in linea con la tempistica prevista. Contemporaneamente sono stati realizzati i necessari collegamenti fra il nuovo impianto e una serie di località romagnole (il potabilizzatore delle Bassette, Russi e i diversi Comuni della Bassa Romagna) per permettere di completare il necessario “anello distributivo” su scala territoriale. Chiuderà il quadro, in prospettiva, il previsto collegamento impiantistico con Montecasale, cerniera idraulica dell’Acquedotto della Romagna. Altri investimenti sono previsti nel Forlivese: a Forlì, in particolare, è pronto il progetto esecutivo per i lavori che garantiranno una omogeneità qualitativa della fornitura idrica in tutte le zone della città, miscelando l’acqua erogata dai pozzi cittadini di Pandolfa e Romiti con quella di Ridracoli. I lavori inizieranno entro la fine dell’anno, così da poter consentire l’omogeneità distributiva sin dalla prossima estate.

Gli investimenti sull’energia e sulla fibra ottica: Romagna Acque sta inoltre perseguendo una buona, efficace ed efficiente gestione mediante il controllo dei diversi centri di costo e mediante efficaci percorsi di efficientamento impiantistico, perseguiti migliorando la resa di reti ed impianti ed insistendo sull’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili. La recente realizzazione di impianti fotovoltaici ed idroelettrici, che verrà ulteriormente implementata nel futuro, intende sfruttare sia il solare che i diversi punti di caduta dell’acqua e non dissipare – bensì produrre mediante turbine - energia elettrica solo in funzione della produzione idropotabile. Obiettivo della Società è di incrementare la percentuale di energia da fonti rinnovabili autoprodotta dalla Società rispetto a quella consumata, dall’attuale 13%, al 40% entro il 2018. E’ stata inoltre controllata la copertura di tutta la rete impiantistica mediante le fibre ottiche, così da favorire il telecontrollo/telecomando e la sicurezza degli impianti; l’operazione è servita però anche a creare opportunità per i diversi territori serviti contro il “digital divide”, e in collaborazione con la Società regionale “LEPIDA” si sta perseguendo l’obiettivo di una connessione tra le diverse pubbliche amministrazioni presenti in Romagna.

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