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Scuola materna, il dietrofront del Comune sugli orari d'uscita. Un gruppo di genitori: "Da Casara deplorevole tentativo di auto-assolversi"

Così Luca Rinieri, "per conto di un gruppo di genitori", commenta la vicenda delle modifiche ai servizi 0-6 anni del Comune di Forlì

"Accogliamo con soddisfazione l’annunciato passo indietro compiuto dall’Amministrazione comunale rispetto alle modifiche ai servizi 0-6 anni. L’epilogo conferma, d’altra parte, quanto da noi sempre sostenuto, ovverosia che il Regolamento sia stato deliberatamente disatteso nelle modalità e nelle sue finalità, che una condivisione preventiva con le famiglie non sia mai avvenuta e che l’adozione unilaterale dei provvedimenti sia stata, con molto disappunto, subita dagli utenti a cui i servizi sono rivolti". Così Luca Rinieri, "per conto di un gruppo di genitori", commenta la vicenda delle modifiche ai servizi 0-6 anni del Comune di Forlì, rimarcando al tempo stesso come "lo sforzo della dirigente comunale Benedetta Squarcia nell’organizzare degli incontri destinati alle famiglie di tutti i plessi e funzionali a raccoglierne gli umori e le riflessioni-preoccupazioni sia stato, sia pur tardivo e necessario, ma non scontato e, dunque, senz’altro apprezzato".

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"Deludente è, invece, la narrazione dell’assessora Casara, dalla quale attendiamo, peraltro, ancora delle scuse ufficiali per aver dichiarato e ribadito che trattiamo i nostri figli come pacchi e che li parcheggiamo nei plessi comunali anziché recuperarli ad orari che, a nostro avviso, non consentono alcuna conciliazione vita-lavoro, così come risulta deplorevole il tentativo di de-responsabilizzare sé stessa, di auto-assolversi e di abbandonare gli uffici comunali alla débâcle a cui è, invece, rovinosamente giunta - prosegue Rinieri -. Torniamo, infatti, ad insistere affinché sia chiaro che le modifiche al servizio non fossero semplici proposte, ma decisioni assunte e declinate nel libretto delle iscrizioni dell’anno scolastico 2024-2025: la rimodulazione oraria era un fatto assodato e ai nuovi iscritti, proprio in virtù di questi provvedimenti sono state imposte fasce orarie coerenti con le linee orarie dei genitori, tant’è che molte famiglie hanno dovuto accettare di essere assegnatarie della prima uscita, o, consapevoli delle implicazioni di tali imposizioni, optare per servizi non comunali. I provvedimenti ora ritirati hanno, in altre parole, impedito di esercitare una scelta libera e adeguata alle esigenze di vita e lavorative delle famiglie ledendo, pertanto, diritti e precludendo opportunità".

"Il nostro attento presidio, tuttavia, non verrà meno e nelle prossime settimane parteciperemo attivamente alla commissione pedagogica, finalmente convocata, al Consiglio Comunale aperto alle famiglie e alle Consulte che ne seguiranno, proprio per poter esprimere il nostro parere e reclamare il nostro ruolo, come da Regolamento, oltre a vigilare rispetto a eventuali futuri tentativi di marginalizzazione ed estromissione su temi di tale delicatezza e preminenza - conclude Rinieri -. Restiamo in attesa di ricevere una formale comunicazione che attesti l’accantonamento delle modifiche arbitrariamente imposte e manteniamo la piena volontà di promuovere, ognuno con le proprie inclinazioni, sensibilità e nel pieno rispetto dei ruoli, il confronto con gli uffici e con l’Amministrazione, indipendentemente dalla maggioranza che la caratterizzerà, affinché i servizi destinati alle nostre figlie ed ai nostri figli, che sono diretti destinatari ed eredi delle lotte che agiamo oggi, siano davvero inclusivi e a misura di famiglia".

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