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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il mondo della scuola

A Forlì c'è una scuola che va oltre il voto numerico, ecco come funziona la valutazione dialogica: "Gli studenti si sentono accolti"

La "Don Oreste Benzi" richiama un tema sollevato nello scorso autunno, quando i riflettori si erano accesi sulle dichiarazioni della sottosegretaria Paola Frassineti

Una scuola che supera il voto numerico sia alla primaria sia alla secondaria di primo grado. La "Don Oreste Benzi" richiama un tema sollevato nello scorso autunno, quando i riflettori si erano accesi sulle dichiarazioni della sottosegretaria Paola Frassineti: il voto numerico o un giudizio sintetico come “discreto”, “insufficiente” o “ottimo” porterebbero - secondo l’esponente del governo - maggiore chiarezza negli studenti e nelle famiglie. "Per noi il superamento del voto numerico - commenta Daniele Tappari, coordinatore didattico della scuola “Don Oreste Benzi" - non significa assenza di valutazione, componete fondamentale nella crescita dell’alunno dal punto di vista sia umano e relazionale, sia dell’apprendimento”.

Fin dal suo avvio nel 2017, la scuola intitolata al sacerdote riminese ha scelto di utilizzare il metodo di valutazione dialogica, che punta sulla valorizzazione e richiede un’opportuna formazione e motivazione da parte dei docenti. Il voto rischia di generare competizione e una falsa motivazione allo studio, oltre che distogliere l’alunno dal semplice confronto con i propri errori e indurlo al giudizio sulla propria persona, con potenziali effetti negativi sull’autostima e sulla visione del percorso di miglioramento. 

Come funziona la valutazione dialogica? Agli alunni vengono forniti rimandi descrittivi costanti sui lavori fatti, e al momento di fine quadrimestre vengono consegnate lettere scritte collegialmente dal team dei docenti, adatte al loro livello: molto semplici in prima primaria, più articolate e approfondite in secondaria. Per esempio, in una della classe I elementare si legge: "Continua ad allenarti nella scrittura e nelle cornicette e vedrai che meraviglia! Cerca però di curare un po’ di più il tuo materiale". In un’altra lettera della classe IV invece: "Your understanding is impressive – in inglese, perché questo è il pezzo scritto dalla docente madrelingua – you are easily distracted but when you work, you work hard and incredibly well".

"La lettera è uno strumento molto importante per sviluppare e rafforzare la relazione fra insegnanti e allievi - sottolinea Tappari -: la relazione vitale è al centro di tutto il processo di apprendimento e di crescita, come ha sempre insegnato don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII da cui la scuola che porta il suo nome è gestita. Inoltre, la valutazione dialogica è un mezzo molto utile per aiutare il processo di autovalutazione”

"Per i genitori viene predisposta anche la classica pagella, che associa ad ogni materia un livello di apprendimento per gli studenti della primaria e un voto per quelli delle medie - viene chiarito -. L’indicazione della scuola è però quella di non mostrarlo ai figli, ma di utilizzarlo come uno strumento indicativo. La valutazione dialogica vuole infatti mettere in evidenza le capacità positive di ciascuno e condividere con l’allievo e la sua famiglia una visione più ampia del suo cammino di crescita e dei suoi progressi. È così che i bambini e i ragazzi si sentono davvero accolti, con i loro talenti e i loro errori, ed incoraggiati a dare il meglio di sé. La valutazione dialogica è uno degli aspetti che caratterizzano la “pedagogia del gratuito"". Chi fosse interessato può prenotare un colloquio con il coordinatore, telefonando al numero 0543 32060 o scrivendo a direzione@scuoladonorestebenzi.it. 
 

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