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Cronaca

Si continua a lavorare per liberare la Cervese: "Nessuna negligenza"

Attualmente sono al lavoro sulla Cervese due grossi mezzi per il movimento terra con le pale, uno spartineve e uno spargisale

Attualmente sono al lavoro sulla Cervese due grossi mezzi per il movimento terra con le pale, uno spartineve e uno spargisale. L’intervento massiccio ha reso possibile, nella giornata di mercoledì, la pulizia di tutto il tratto da Forlì fino alle porte del centro abitato di Pievequinta. Giovedì  lo stesso numero di mezzi dovrebbe completare il tratto mancante, con la rimozione completa dello strato di neve compatta e ghiaccio che si trova in certi punti della sede stradale.

“La strada è comunque sempre rimasta percorribile con la prescrizione di pneumatici da neve o catene montate”. Il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, fa il punto sui lavori. “Abbiamo ricevuto ieri (mercoledì ndr) molti solleciti sulla percorribilità della via Cervese di Forlì. La strada è di competenza provinciale (strada provinciale 2) dalla rotonda con via Costanzo II e via Gordini fino al confine della provincia, nei pressi dello svincolo dell’E45. Comprendo i disagi che hanno subito i cittadini e le attività economiche che utilizzano quotidianamente quest’importante arteria.  Di questo me ne scuso. – continua Bulbi - Sono anche  consapevole che la strada sopporta un carico straordinario di traffico tutto l’anno e – come è noto - è in cima alle priorità di quest’Amministrazione con il progetto di ‘Nuova Cervese’”.

“Non si è trattato di negligenza. Fin dall’inizio della nevicata, con 1.070 km di strade provinciali, la gran parte delle quali di collina e di montagna, le forze sono state concentrate nel non lasciare isolate intere comunità di montagna, quando non proprio singoli nuclei famigliari più distanti dai paesi. Nell’epicentro dell’emergenza si è arrivati a cumuli di neve fino a tre metri di altezza: qui si è dato priorità alle strade, anche non provinciali, per esempio per raggiungere cabine elettriche e permettere ai tecnici dell’Enel di riattivare l’erogazione della corrente elettrica, oppure per rifornire di gas da riscaldamento piccole frazioni. Una scelta che rifarei senza problemi”, conferma Bulbi.

 “Questo non significa aver dimenticato la Cervese, che ha avuto invece i passaggi previsti delle lame spartineve. Su questa strada in particolare, però, la Provincia è stata ostacolata nelle operazioni dalle continue uscite di strada di mezzi pesanti (oltre 20 dall’inizio dell’emergenza) che, tutti privi di catene o gomme termiche, hanno bloccato tanto il traffico quanto l’azione di pulizia. – continua - A tratti il nostro personale è dovuto anche correre in aiuto per rimuovere auto finite fuori strada e che intralciavano lo spazzaneve. Alla fine si è reso necessario istituire anche un divieto di transito temporaneo ai camion. Nell’apice dell’emergenza, inoltre, la chiusura dell’E45 a Casemurate ha comportato che un gran numero di Tir si riversassero sulla Cervese nel tentativo di raggiungere l’A14 al casello di Forlì. Questo ha paralizzato la provinciale  per un’intera giornata. Questo traffico non è andato, invece, in direzione Cervia. Ringrazio la Provincia di Ravenna che ha collaborato con noi, coordinando le sue ordinanze e i suoi interventi ai nostri. Sottolineo tuttavia che il centro dell’emergenza neve sono le province di Forlì-Cesena e Rimini, e che la Provincia di Ravenna, con meno neve caduta in media sul suo territorio, ha un numero di chilometri di strade di collina e di montagna molto minore di Forlì-Cesena, in quanto si estende in gran parte in pianura. Invece, a differenza del versante ravennate, - come sappiamo - nel versante di Forlì le nevicate sono state molto forti, anche se con una battuta collegata al caso di Roma - dove sono divampate polemiche per una nevicata tutto sommato modesta - ho spiegato nella conferenza stampa di ieri che il quadrilatero dove l’emergenza è stata ancora più acuta si trova nella collina cesenate”.

Giovedì, oltre alla Cervese, gli sforzi sono concentrati sulla strada provinciale 37 Para, tra Meldola e Forlimpopoli. “Anche qui siamo al lavoro in modo massiccio con una pala per movimento terra e uno spartineve. Terminati questi due interventi, in cima alle priorità per il Forlivese ci sono la strada provinciale Santa Croce e Fondi (di collegamento per Santa Maria Nuova). Anche oggi ho proseguito il giro che mi sta portando in tutti i Comuni della provincia, per raccordarmi coi sindaci e assieme prepararci all’ulteriore nevicata significativa prevista per il prossimo weekend”.


 
 

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