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Cronaca

Strade groviera, imputata principale è la pioggia: già un migliaio le toppe

Il maltempo insiste nel territorio forlivese da ormai una decina di giorni e, guardando le previsioni, sono previste altre piogge in pianura e nevicate in Appennino

Si guarda al cielo auspicando in una tregua. Il maltempo insiste nel territorio forlivese da ormai una decina di giorni e, guardando le previsioni, sono previste altre piogge in pianura e nevicate in Appennino. L'ondata di freddo pungente, conclusasi venerdì col fenomeno del gelicidio, presenta la “bolletta” alle casse di Comune e Provincia. Oltre alle spese dovute alle opere di pulizia stradale, bisogna fare i conti con i dissesti che si sono formati lungo le arterie. 

Maltempo continuo

Il personale dell'Ufficio Manutenzione Strade del Comune di Forlì sta correndo in queste ore ai ripari per ridurre i disagi causati dalle piogge prima, che continua a cadere praticamente ininterrottamente dal 23 febbraio (comprendendo anche la parentesi nevosa del 27 febbraio e del primo marzo), e dal ghiaccio e dal sale poi. E le ultime precipitazioni non hanno fatto altro che peggiorare lo stato dell'asfalto. Si sono infatti formate numerose buche, che gli operai dell'amministrazione comunale stanno tappando con interventi d'urgenza. 

IL VIDEO: LA SITUAZIONE SULLA VIA EMILIA

Le cause

Dall'inizio della prolungata fase perturbata, informano i tecnici del Comune, sono stati un migliaio gli interventi effettuati. I dissesti sono da attribuire principalmente all'effetto “pumping”, cioè quando l'asfalto non riesce più a trattenere l'acqua, facendola riaffiorare sotto la spinta del passaggio dei veicoli. “Il tappeto presente non è impermeabile e quando piove con insistenza si possono verificare le situazioni che stiamo fronteggiando, soprattutto se l'asfalto è vecchio – viene spiegato -. Le buche vengono chiuse con asfalto a freddo, anche sotto la pioggia. Possono verificarsi anche delle riaperture, ma queste sono dovute al fatto che attorno alla crepa riparata è già in atto un distacco del tappeto nell'area perimetrale, accelerato nelle ultime dall'azione dell'acqua e nei giorni scorsi anche dal ghiaccio”. 

Effetti sale

Ad aggravare la situazione è stato anche il sale rilasciato per evitare la formazione del ghiaccio. Se da un lato ha evitato incidenti ad automobilisti e pedoni, dall'altro ha corroso il bitume. Ma non c'è solo il sale tra i responsabili della formazione delle crepe. Tali si sono formate anche in seguito alle infiltrazioni d'acqua negli strati sottostanti, che, gelandosi con le temperature scese abbondantemente al di sotto dello zero, hanno di fatto aperto l'asfalto. 

“Il sale – viene spiegato dai tecnici – deteriora prima il manto stradale, modificando la chimica del bitume. E' meno impermeabile”. Dall'ufficio Gestione Strade della Provincia informano di diffusi dissesti sul piano viabile, ma anche di problematiche relative al cedimento delle scarpate. Senza dimenticare la chiusura della Provinciale Bidentina tra Campigna e Passo della Calla, destinata ad aprire comunque entro il weekend dopo il crollo di numerosi alberi. 

Le situazioni peggiori

Se la viabilità comunale si può definire “accettabile” considerando le molteplici problematiche in atto, non si può dire altrettanto delle strade sottoposte ad una maggiore pressione del traffico, con il transito anche di mezzi pesanti che accentuano l'effetto “pumping”. Per quanto concerne la situazione lungo la via Emilia, tra Forlì e Forlimpopoli, la via Ravegnana da Pieveacquedotto verso Ravenna, e via Bologna, dallo svincolo della Tangenziale in direzione Faenza, dove sono state segnalati i maggior dissesti, i lavori sono di competenza dell'Anas. 

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