Modigliana lotta contro lo tsunami di terra, il sindaco: "Sentiamo aiuto e solidarietà. Uniti ce la possiamo fare"
Il primo cittadino si è recato inoltre in vista nel laboratorio della ceramista e restauratrice di Modigliana, Simona Serra, che si trova a Faenza
Ferita dal maltempo, Modigliana lotta contro lo tsunami di terra e fango che da mercoledì scorso ne ha cambiato il volto. C'è "consapevolezza della gravità della situazione - spiega il sindaco Jader Dardi -. Ci siamo impegnati per affrontarla, abbiamo chiesto aiuto, sentendo attorno a noi aiuto e solidarietà. Io penso davvero che istituzioni, cittadini, imprese possano trovare insieme le condizioni per ricostruire". Il primo cittadino si è recato inoltre in vista nel laboratorio della ceramista e restauratrice di Modigliana, Simona Serra, che si trova a Faenza. La sua attività è stata invasa dall'acqua. Quando ha ricevuto la visita del sindaco Dardi, Serra era impegnata nell'attività di pulizia del laboratorio e degli oggetti che si sono salvati insieme alla ceramista modiglianese Paola Bandini.
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"Fa impressione vedere attrezzature, arredi, mobili e materiale di lavoro ammassato perché distrutto dall'acqua - la testimonianza del primo cittadino -. Ho sentito il grande rammarico per il danno subito dai tanti libri sulla ceramica, che sono un suo strumento di formazione". Di Serra e Bandini, "preoccupate per quello che hanno attraversato", il primo cittadino di Modigliana ha apprezzato "lo spirito con cui si sono messe all'opera, loro come gli altri artigiani che sono a fianco del suo laboratorio. Ho trovato quella voglia di fare, di riprendersi dal danno subito, di ripartire e ci siamo salutati con un grande abbraccio. Simona mi ha detto di avere sentito molta solidarietà e di avere avuto tanti amici che le si sono affiancati per aiutarla in questo momento così difficile".
Anche quella di martedì, aggiorna poi il sindaco, è stata “una intensa giornata di interventi, con l'obiettivo di creare vie di fuga nelle aree di frana ed allo stesso tempo si è intervenuti sugli alvei fluviali per togliere parte dei tronchi che potevano ostruire il deflusso dell'acqua”. In serata si è svolta una riunione in Comune con le associazioni di rappresentanza, i sindacati ed il consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, per un primo confronto sulla dimensione dei danni nel territorio.