
Tagli sullo stato sociale: "Si toccano sempre i più deboli"
L'Associazione Provinciale mutilati ed invalidi, venuta a conoscenza della decisione presa dal Governo Monti in merito ai tagli sullo stato sociale, insorge
“Il problema va a colpire drasticamente tutti i disabili senza distinzione di gravità, di età, ne di categoria di invalidità (lavoro, per servizio militare e civile), presenti anche nel nostro territorio”. L'Associazione Provinciale mutilati ed invalidi, venuta a conoscenza della decisione presa dal Governo Monti in merito ai tagli sullo stato sociale, sostiene la posizione assunta unitariamente dalla C.G.I.L., F.A.N.D., e F.I.S.H. Nazionale.
ANMIC a livello Nazionale si sta adoperando con tutti gli sforzi possibili per avere contatti con i Ministri competenti, nonché le forze Politiche Parlamentari che si metta fine ai tagli previsti. L'ufficio disabili della Cgil nazionale, la Fand (la Federazione delle associazioni dei disabili) e la Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) si schierano nettamente contro l'ipotesi di riforma dell'Isee, circolata in questi giorni.
Viene definita “inaccettabile qualsiasi ipotesi di ulteriore taglio allo stato sociale e alla dignità delle persone con disabilità. I tagli – spiegano – sono messi in conto con il pretesto di una riorganizzazione di tutto il sistema del Welfare italiano, ma è incomprensibile e inaccettabile che si parta sempre dai più deboli. In realtà, siamo alle solite: si continuano a tutelare le componenti più forti della società e nello stesso tempo si continuano a indebolire i cittadini già duramente colpiti dalla vita e che compiono veri e propri miracoli ogni giorno per assicurare a loro stessi e alle loro famiglie una vita dignitosa”