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Cronaca

Telecamere in centro montate e poi "abbandonate" senza informazioni: generano caos

L'avvio del sistema “Sirio”, il sistema di controllo degli accessi alla zona a traffico limitato, da parte del Comune di Forlì, non poteva partire con un piede più sbagliato.

Display spenti, ma telecamere e varchi già completati e molto visibili, e nessuna informazione ufficiale da parte del Comune. L'avvio del sistema “Sirio”, il sistema di controllo degli accessi alla zona a traffico limitato, da parte del Comune di Forlì, non poteva partire con un piede più sbagliato, vale a dire l'incertezza e il silenzio. Vuoti di comunicazione che poi il tam-tam popolare riempie a suo piacimento, magari con vere e proprie bufale, ma che nascono prima di tutto dal fatto che il Comune non ha fatto alcuna comunicazione sui tempi di accensione del nuovo sistema.

A generare particolare confusione è il fatto che il Comune ha allestito due “cerchi” di telecamere: quello agli accessi della ztl, che saranno utilizzati in modalità sanzionatoria (quando non è stato ancora comunicato), ma c'è anche un “cerchio” più grande, con telecamere e varchi messi negli ingressi principali del centro storico. Già all'inizio di corso della Repubblica, entrandoci da piazzale della Vittoria, si vede un palo con telecamere, display e pavimentazione diversa, con restringimento di carreggiata. In corso Mazzini il varco è addirittura sulla rotonda. Chi passa sotto quelle telecamere prende o prenderà una multa? No, dato che il secondo “cerchio” è finalizzato alla videosorveglianza stradale e al conto a fini statistici dei veicoli in accesso al centro. Fatto sta che le telecamere sono identiche a quelle della Ztl e questo, nell'incertezza, sta creando scompiglio per chi deve raggiungere un negozio in centro ma fuori dalla Ztl, oppure per i residenti stessi del centro.

Prendendo per esempio corso della Repubblica, appena si entra da piazzale della Vittoria si passa sotto una telecamera con diplay a lato, posta praticamente una ventina di metri dopo la pizzeria del Corso. Procedendo lungo il corso si trova poi un'altra, identica, infrastruttura all'altezza dell'intersezione con via Flavio Biondo, un'altra telecamera con un varco stradale, questa volta finalizzata a rilevare gli accessi abusivi nella zona a traffico limitato. E' vero che non ci sono cartelli di segnaletica, ma per i più disattenti questo può dare la percezione che la ztl sia stata improvvisamente allargata, per non parlare di chi viene da fuori Forlì e, nel dubbio, non accede al centro anche se non compie nessuna infrazione. Eppure, almeno in questa fase in cui sono spente si sarebbe potuto coprire le apparecchiature con un sacco nero, come normalmente si fa quando c'è della segnaletica installata ma non attiva.

“Si verifica puntualmente quello che temevamo – spiega Giancarlo Corzani, direttore di Confesercenti -, una suggestione di chiusura e di inaccessibilità che in quanto tale produce un effetto negativo”. Spiega Corzani: “A quanti di noi, per esempio andando nella vicina Bologna, è capitato di frenare all'improvviso per capire se la telecamera sotto cui si passa è in corrispondenza di una ztl o altro divieto? E' del tutto plausibile che ci siano persone che avvertano queste telecamere anche non sanzionatorie come una barriera”.

Effettivamente mettere lo stesso tipo di allestimenti per i controlli della ztl e per la rilevazione statistica e poi tenere tutto “spento”, anche i display che servono per gli avvisi, genera parecchia confusione. Se da una parte, come dice il Comune, non cambia niente, perché la zona a traffico limitato resta la medesima, e cambia solo il modo di rilevare i passaggi abusivi, tuttavia disseminare il centro dello stesso allestimento (palo, telecamera, display, restringimento di carreggiata e modifica della pavimentazione) non aiuta certo il cittadino in strada. “Così facendo si aumenta la percezione di sbarramento del centro, di ostacolo, proprio l'ultima cosa che ci serviva per il centro di Forlì”, conclude Alberto Zattini, direttore di Confcommercio. “Il giudizio della Confcommercio continua a rimanere molto critico e negativo su questo progetto”.

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