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Un'improvvisa botta, poi la sceneggiata e l'inseguimento: la vittima sventa la truffa del "finto incidente"

E' quanto accaduto sabato mattina ad un cittadino che non è caduto nel tranello del malvivente e che ha voluto raccontare in via anonima la sua esperienza

Un colpo. Distinto. Lato portiera. Uno tra i segnali tipici inviati da chi sta per mettere in atto una truffa. E' quanto accaduto sabato mattina ad un cittadino che non è caduto nel tranello del malvivente e che ha voluto raccontare in via anonima la sua esperienza. "Verso le ore 10,45 percorrevo in auto via Rio Bolzanino in direzione via Emilia, per rincasare. Oltrepassato l'incrocio con via Bassetta sono transitato di fronte ad un'auto di colore bianco, di grossa cilindrata, ferma sul ciglio destro della strada, con a bordo un giovane, capelli corti, corporatura robusta e vestito di chiaro. In corrispondenza dell'auto ho sentito un colpo sulla mia portiera, lato opposto alla guida. Andavo molto piano e, pensando ad un sasso sollevato dai miei pneumatici, ho rallentato e mi sono fermato nelle immediate vicinanze".

Nel frattempo il giovane è immediatamente sceso dalla sua auto, si è appoggiato a quella del malcapitato: "Hai sbattuto nella mia auto", ha esclamato con un accento del sud. Ma la vittima designata ha subito intuito di aver davanti a se un truffatore: "Ho riacceso il motore e sono ripartito. Ma il soggetto ha iniziato a lampeggiare e ad inseguirmi. Quando si è avvicinato gli ho fatto segno di seguirmi fino alla Polizia, dove ci saremmo chiariti a dovere. Dopo pochi metri ha invertito la marcia ed è scappato. Giunto sulla via Emilia, ho accostato nel piazzale del bar antistante via Padulli per dare un'occhiata. Con mia sorpresa ho visto che con una vernice di colore assai simile alla sua auto aveva creato un rigo nella mia fiancata largo 4-5 centimetri e lungo 40 per simulare una abrasione. A casa, con spugna ed acqua ho rimosso il tutto". 

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