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Cronaca

Mattarella dalla piazza che ha visto le rinascite di Forlì alla polvere dei Romiti: la visita con l'urlo gioioso dei bambini

Poche le formalità, nessun palco delle istituzioni, nessuna transenna a dividere il presidente e i piccoli seduti sul porfido di piazza Saffi sotto il sole. Anche il sindaco accoglie il Capo dello Stato in polo mezze maniche blu

Prima Modigliana, poi la città di Forlì. Una sosta in piazza Saffi tra i bambini e i rappresentanti delle forze di soccorso, e poi l'auto presidenziale che ha percorso viale Bologna – attraversando  i quartieri alluvionati nel polverone generato dal fango ormai secco ancora in terra, una tappa necessaria, anche se fuori mano, prima di svoltare in senso opposto e raggiungere Cesena. Questa mattina, martedì, è  durata poco più di mezzora la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Forlì.

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La sua auto, arrivata da corso della Repubblica, si è fermata alle 11.07 sotto la Camera di Commercio. Salutato dal sindaco Gian Luca Zattini, dal presidente della Provincia Enzo Lattuca e dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, il capo dello Stato ha percorso a piedi una porzione di piazza Saffi, tra due ali di bambini e ragazzi, 1200 in tutto. I primi ad accoglierlo, proprio quelli dell'istituto comprensivo dei Romiti-Cava (260 alunni), che ha appena riaperto le sue scuole dopo due settimane di stop alle lezioni. “Sergio!, Sergio!”, “Mattarella!, Mattarella!” è stato l'urlo dei bambini della piazza. Dagli studenti i messaggi più belli, come quello scritto su uno striscione: "La sua presenza qui è per noi una carezza al cuore". Poi l'immancabile "Romagna Mia" cantata da bambini e ragazzi.

Le parole del Presidente della Repubblica a Forlì

Poche le formalità, nessun palco delle istituzioni, nessuna transenna a dividere il presidente e i piccoli seduti sul porfido di piazza Saffi sotto il sole. Anche il sindaco accoglie il Capo dello Stato nella polo mezze maniche blu “d'ordinanza” in questi giorni, con le insegne della Protezione Civile. L'unica formalità la fascia tricolore del primo cittadino. Ripresa, rilancio, rinascita, queste le parole chiave degli unici due discorsi che si sono alternati: quello del sindaco Zattini e quello di Mattarella, due minuti a testa. Solo Zattini ha ripetuto, quasi come un mantra, la parola “rinascere” ben 5 volte in due minuti. 

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Quindi il saluto di Mattarella agli uomini e donne delle forze dell'ordine, dell'Esercito, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa, della Protezione Civile e del volontariato. In piedi, sotto palazzo Albertini e Romagnoli hanno ricevuto il ringraziamento e la stretta di mano del presidente della Repubblica. 

Risalito in macchina è andato verso Schiavonia. Mattarella in auto entra dal ponte di Schiavonia e percorre a velocità moderata la zona della Cava e dei Romiti. A poche centinaia di metri da piazza Saffi il panorama cambia. Le strade si fanno desolate e polverose. Si sente ancora un odore acre e il brusio non è quello dei bambini, ma dei macchinari in movimento. Sono le 11.35 quando Mattarella lascia la città, transitando da viale Bologna.

mattarella visita ai romiti alluvione 30 maggio 2023

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