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L'alluvione / Romiti / Via Padulli

Dalle grida di aiuto al silenzio, marito e moglie uccisi dalla piena. 67enne si salva restando aggrappato ad un ramo per 11 ore

La vittima di martedì di via Firenze, si trovava al piano terra di un'abitazione per recuperare degli animali, mentre la moglie lo attendeva al piano superiore

Sono marito e moglie le due vittime dell'alluvione di via Padulli 26, alla Cava. I soccorritori sono corsi sul posto su segnalazione dei volontari del quartiere Cava dopo che era stata segnalata la presenza di due residenti che chiedevano aiuto. Quando gli operatori sono arrivati sul posto non si sentivano più le urla e da qui sono scattati i sospetti più inquietanti. La loro casa era completamente sommersa e si è rivelata una trappola mortale.

Non c'è stato a quel punto altro da fare se non far entrare in azione i sommozzatori dei Carabinieri che hanno perlustrato l'abitazione, trovando i corpi senza vita di Franco Prati, 64 anni, e di Adriana Mazzoli, 53 anni. I due cadaveri sono stati trovati all'interno dell'edificio, probabilmente allagato in pochi istanti dalla grande massa d'acqua che si riversava dal Montone, mentre la strada si trova su un suolo lievemente più basso dell'asse della via Emilia.

Poco distante ha trovato la morte anche Vittorio Tozzi, 67 anni, la vittima di martedì sera di via Firenze 45. L'uomo si trovava al piano terra di un'abitazione per recuperare degli animali, mentre la moglie lo attendeva al piano superiore. E' stata la donna a gridare aiuto dal balcone di casa, attirando le attenzioni dei soccorritori che si sono precipitati sul posto. Ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare, è morto annegato.

E' invece stata salvata mercoledì mattina la vita di un 67enne. Quest'ultimo era uscito martedì sera per andare a recuperare i suoi cani in via Della Croce, venendo travolto dall'onda di piena. Ha trascorso circa 11 ore aggrappato ad un ramo prima di essere salvato tra Ronco e Forlimpopoli. L'uomo si trovava a bordo di un furgone, quando ha incontrato la piena: "Mi sono fermato, ho aperto le gabbie dei miei cani per permettere loro di salvarsi - la testimonianza di Rodolfo Lombardi ai microfoni del TgR -. L'acqua mi portava via dalla forza, ho usato una latta di plastica che ho usato come una boa. Poi ho trovato un cassettone di legno, che ho abbracciato, e anche tavole". Decisivo è stato l'allarme dato da alcune persone. 

Missione di salvataggio nel cuore della nottata tra martedì e mercoledì durante il maltempo dell'elicottero dell'Esercito. I militari della brigata aeromobile Friuli di stanza a Rimini hanno tratto in salvo una famiglia con una bambina. Altro salvataggio coraggioso in via Isonzo ad opera di alcuni giovani. 

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