Aeroporto, il liquidatore: "Non vedo uno scenario di fallimento"

E' un momento estremamente delicato per le sorti dell'aeroporto di Forlì. E' al lavoro il liquidatore, Riccardo Roveroni, intervistato da Forlitoday, che sta puntando sul coinvolgimento degli imprenditori locali per sviluppare un business legato allo scalo Ridolfi, cercando di renderlo così più appetibile a nuovi gestori. “Non vedo all'orizzonte uno scenario di fallimento. Qualunque sia l'esito il liquidatore sta lavorando per creare le condizioni per un passaggio di gestione a chi ne ha i requisiti. Quindi l'appello alle aziende del territorio si fa sempre più forte”.

Facciamo una panoramica della situazione. A che punto siamo?
Stiamo attendendo gli sviluppi del bando Enac, che mira alla rimessa in concessione 30ennale per l'aeroporto di Forlì. Inoltre è in atto una revisione di due aspetti: quello del business 'no aviation', ovvero le attività direttamente collegate al Ridolfi e il tentativo di coinvolgere gli imprenditori locali, che si dimostrano molto attenti e si rendono conto di un fermento nel quale prima non erano stati coinvolti. Sto facendo colloqui con loro. I settori che possono essere interessati sono quello della nautica, le attività legate al 'food', compresa l'agricoltura, il settore delle spedizioni e chiunque  voglia ampliare i propri investimenti

Sono arrivate manifestazioni di interesse da possibili gestori?
Sto notando un fermento che, francamente, mi sarei aspettato di trovare in tempi molto più lunghi. Questo è il momento per un cambiamento per chi vorrà gestire questo aeroporto, nel quale ho trovato un gruppo di lavoro motivato e competente da tempo, le caratteristiche tecniche di uno scalo invidiabile, sul quale Enac, che ci osserva con attenzione, non ha mai fatto alcuna lamentela. Insomma un ottimo oggetto

Da esperto qual è, è una situazione difficile quella dell'aeroporto di Forlì?
Sì, è la prima liquidazione di un aeroporto di questa portata in assoluto. Richiede la gestione dell'esercizio provvisorio perchè continua ad essere funzionante, anche con buoni risultati di traffico. Dall'altro lato c'è la gestione della liquidazione in senso stretto. Non vedo però uno scenario di fallimento. Avremo fallito se non avremo fatto tutti i tentativi possibili, coinvolgendo tutte le aziende del territorio

Se arriverà un nuovo gestore dovrà accollarsi i debiti di Seaf?
No, l'attività del nuovo gestore passa attraverso la concessione di Enac. Con i frutti del passaggio sarà Seaf che dovrà ripianare i suoi debiti

Le vicende giudiziarie di Seaf potrebbero influire nel processo di rilancio dello scalo?
No, innanzitutto perchè non sono di un recente passato e comunque su queste il liquidatore pone grande attenzione