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"Al Comune di Civitella l'agonia è finita"

"Dopo tanto temporeggiare il Sindaco di Civitella ha preso atto che l’Amministrazione è bloccata da mesi e ha rassegnato le sue dimissioni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Dopo tanto temporeggiare il Sindaco di Civitella ha preso atto che l’Amministrazione è bloccata da mesi e ha rassegnato le sue dimissioni. Alla fine non ha potuto fare altro che accodarsi alle dimissioni irrevocabili annunciate dai consiglieri Patuelli, Gentili, Colinelli, Ravaglia, Ragusi, Rosati e Ravaioli. Le motivazioni di tali dimissioni sono chiarissime e nel documentato presentato i consiglieri si assumono la responsabilità delle proprie azioni con grande onestà, chiudendo definitivamente un capitolo triste, iniziato il 29 dicembre 2010, quando in consiglio comunale si sono palesati i primi segnali di disfacimento dentro al Pd.

Come Prc, già da allora, sottolineavamo, anche con le nostre dimissioni dalla Giunta, l’impotenza in cui era scivolata l’Amministrazione a causa di un Pd talmente diviso da non pensare più al bene dei cittadini, ma solo alle proprie lotte interne, che con il suo irresponsabile atteggiamento e le continue assenze tra i suoi Consiglieri, ha ostacolato il lavoro del Consesso Comunale e della Giunta fin dal primo giorno. In questa triste storia la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancanza di chiarezza del consigliere Raggi in merito alla vicenda della centrale idroelettrica di Cusercoli, che avevamo denunciato e fatto emergere pubblicamente.

Questo grave atto di poca trasparenza non poteva passare in sordina eclissato nei silenzi del Pd o ignorato, con la solita tecnica dilazionatoria, dal Sindaco, che in questi anni ha avuto responsabilità enormi. Infatti, prima ha fatto del vittimismo un modus operandi e, poi, nonostante le ripetute sollecitazioni di dimettersi – anche da parte del Prc -, è sempre andato avanti nel suo cammino, anche a costo di congelare l'operato dell'Amministrazione, tra ritardi, richieste ignorate, mancanza di chiarezza politica e assemblee pubbliche convocate a cose fatte e quando il parere dei cittadini non sarebbe stato più preso in considerazione. Il tempismo e la determinazione dovrebbero essere qualità indispensabili in un Sindaco, ma “se uno il coraggio non ce l'ha non se lo può dare”, come avrebbe detto Don Abbondio, e purtroppo Bergamaschi di coraggio ne è proprio privo.

E a proposito di tempismo, se ora arriverà un commissario, come si presume, speriamo che almeno risponda all'interrogazione urgente avente ad oggetto la realizzazione di una centrale idroelettrica sul fiume Bidente, presentata nelle mani del Sindaco dalla consigliera Tania Ravaioli il 23 luglio 2013 – per l’esattezza la sera del consiglio comunale aperto al teatro di Cusercoli –, protocollata il 20 agosto 2013(?) e ad oggi, 30 settembre 2013, ancora inevasa. Speriamo anche che finalmente venga messa in pratica la modifica dello Statuto Comunale, come da ordine del giorno approvato dal consiglio comunale nel 2010 e avente ad oggetto “Acqua Diritto Umano e Bene Comune”, che inserisce nello Statuto un articolo riguardante la gestione del servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, presentato sempre dalla consigliera Ravaioli.

Speriamo che possa mantenere gli impegni presi in sede di bilancio, perché purtroppo sappiamo bene che non è sufficiente inserire i contributi nel bilancio di previsione, se poi, come già accaduto l’anno scorso, non vengono confermati ed erogati. Infine consideriamo che il gesto dei consiglieri dimissionari sia una ribellione allo stato di caos istituzionale e di immobilità amministrativa, attuata nella consapevolezza che il Comune e i cittadini di Civitella di Romagna meritino molto di più e dei Consiglieri Comunali che difendano il bene comune e non i propri interessi privati.

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