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La salma di Fabio bloccata in obitorio, "Velocizzare le procedure nel rispetto del dolore della famiglia"

Le spoglie di Fabio giacciono in un obitorio di un ospedale di Roma. Per settimane, nessuno delle autorità preposte ha avuto la sensibilità di informare la famiglia sulle procedure, le tempistiche e gli eventuali ritardi

"Il mio auspicio è che la famiglia di Fabio Lombini, la giovane promessa forlivese del nuoto italiano deceduto insieme ad un amico (Gioele Rossetti, ndr) in un incidente aereo (la caduta di un ultraleggero biposto, ndr) avvenuto in provincia di Roma il 31 maggio scorso, possa al più presto disporre della salma del congiunto per organizzare il funerale". Così il parlamentare della Lega, Jacopo Morrone, che esprime solidarietà alla famiglia della promessa del nuoto italiano, che ancora non hanno una tomba su cui piangere il loro figlio mentre i parenti, gli amici e il mondo del nuoto non hanno potuto ancora dire addio al giovane che viveva con la famiglia a Castrocaro. Questo perché la salma di Fabio Lombini pare intrappolata in una tenaglia di burocrazia disumana. "Per noi è prolungare una fase di dolore, non poter chiudere un terribile capitolo", ha spiegato nei giorni scorsi a ForlìToday la madre Francesca Pierotti.

"Sono ovviamente a conoscenza del fatto che per gli accertamenti di rito servono tempi e analisi adeguati, tuttavia comprendo anche che genitori, parenti e amici di Fabio, a cui intendo ribadire solidarietà e vicinanza, sperino che le procedure siano velocizzate nel rispetto del loro dolore", conclude il parlamentare del Carroccio. Le spoglie di Fabio giacciono in un obitorio di un ospedale di Roma. Per settimane, nessuno delle autorità preposte - dalla Procura di Velletri, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, ai carabinieri che seguono le indagini - ha avuto la sensibilità di informare la famiglia sulle procedure, le tempistiche e gli eventuali ritardi.

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