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Forlì e Co: "Recupero dell'hotel della Città, delibera sciatta: non si capisce neanche la finalità dell'intervento"

"Senza chiarire le finalità dell’intervento: se realizzare uno studentato, ossia alloggi a canone calmierato per gli studenti meno abbienti, o un collegio di eccellenza, ossia una scuola di alta formazione per un ristretto numero di studenti particolarmente brillanti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Ancora una volta, su un intervento strategico per la città - il recupero di un edificio di pregio che versa da tempo in uno stato di lento degrado per farlo diventare, in accordo con l'università, un luogo potenzialmente qualificante per Forlì- la maggioranza si è presentata in Consiglio comunale con una delibera sciatta, mancante degli atti basilari di supporto, addirittura senza mai chiarire le finalità dell’intervento: se realizzare uno studentato, ossia alloggi a canone calmierato per gli studenti meno abbienti, o un collegio di eccellenza, ossia una scuola di alta formazione per un ristretto numero di studenti particolarmente brillanti. 

Come se fosse cosa normale prendere in gestione un edificio pagando un canone di milioni di euro, investirne altri milioni per recuperarlo e non sapere nemmeno (e non interessarsi neppure) allo scopo preciso cui destinarlo! Da parte nostra, abbiamo chiesto chiarimenti perché intendevamo portare un contributo a sostegno di un intervento che può essere strategico per la città.  Purtroppo, ancora una volta l'Amministrazione ha chiuso le porte al confronto senza fornire nessuna delucidazione, nella incredibile pretesa che i consiglieri comunali votassero al buio un intervento da diversi milioni di euro, senza sapere il fine del recupero in questione, senza vedere un minimo di progetto, e neppure il protocollo definito con l’Università per l’utilizzo della struttura, che ormai pare in città sia di pubblico dominio ma non è mai stato presentato al Consiglio comunale.

Nessuno fra le file dalla maggioranza, ovviamente, ha avuto il coraggio di alzarsi e dire che le nostre domande fossero strumentali o ostruzionistiche. È evidentemente stare al merito della questione chiedere, quando si avvia un progetto del genere, quale sarà la destinazione finale del recupero, se studentato o collegio di eccellenza. E' stare al merito chiedere che, se collegio di eccellenza sarà (cosa evidentemente non chiara neppure agli stessi esponenti della maggioranza, visto che quasi tutti nei loro interventi hanno continuato a parlare di uno studentato), si costruisca un progetto culturale e didattico adeguato, anche in rapporto con le vocazioni del nostro polo universitario e coi bisogni del territorio, affinché questa eccellenza venga riconosciuta a livello nazionale e da tutte le istituzioni dell’accreditamento didattico.

E' chiaramente stare al merito sollecitare l’Amministrazione a dire se la destinazione a collegio d'eccellenza si collochi in una  riflessione più ampia che, una buona volta, metta al centro dell’impegno del nostro Comune l’ateneo e i suoi studenti, anche attraverso altri investimenti (ad es. proprio in uno studentato) oppure risponda ad un ragionamento una tantum, limitato al solo Hotel della città.  Infine e' stare al merito chiedere ad un Assessore che presenta questo recupero come strategico e, contestualmente dichiara alla stampa che senza i fondi del PNRR l’intervento slitterà perché non prioritario, di mettersi d’accordo con sé stesso e dirci quali sono le vere intenzioni dell’Amministrazione.       

Nessuno ha potuto dire nulla, perché ciascuna delle questioni che abbiamo posto rappresenta un nodo da chiarire se si è veramente interessati alla buona riuscita dell’intervento e ad evitare che rimanga un monumento alle buone intenzioni o una medaglietta da appuntarsi sul petto senza interesse a renderlo davvero concreto per la città e l’università.   Eppure la nostra richiesta di metterci nelle condizioni minime di conoscenza per contribuire proficuamente alla riuscita del progetto è caduta nel vuoto; in cambio della nostra mano tesa abbiamo ricevuto uno schiaffo da un’Amministrazione che, evidentemente, non vuole collaborare con nessuno, non vuole chiarire nulla e non ha nessun interesse ad impostare su basi serie questa importante iniziativa, ritenendosi paga di qualche titolo sui giornali.          


Ma non intendiamo darci per vinti. Proprio perché interessati ad ottenere il meglio per la nostra città, continueremo a chiedere conto di tutte le questioni poste e a provare, per quanto possibile, a tenere questo progetto in carreggiata, cosicché possa andare a termine a beneficio dei cittadini forlivesi.

 Il gruppo consiliare Forlì e Co.

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