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La demolizione della casa di Morgagni, Forlì & Co: "Risultato di una variante urbanistica frettolosa e incurante del bene comune"

"Quando, nell’estate 2021, l’attuale maggioranza ha approvato una variante urbanistica che consentiva, fra le altre cose, la demolizione di circa un terzo delle abitazioni storiche del centro, il nostro gruppo ha espresso un voto fortemente contrario", sottolinea Forlì & Co

"La casa in cui Giovan Battista Morgagnii nacque nel 1682 è stata demolita senza colpo ferire e senza che il Comune abbia mostrato la minima preoccupazione per la tutela e valorizzazione di questo spazio di indubbio valore storico e culturale". Il gruppo consiliare di Forlì & Co reagisce così alla demolizione della casa natale di uno dei più celebri medici nella storia, a cui è intitolato anche l'ospedale cittadino. In via Missirini, prima traversa di corso Diaz, a pochi passi da piazza Saffi, lunedì scorso è entrata in azione una ruspa che ha iniziato ad atterrare l'edificio, da molti anni transennato perché fatiscente

"Giovan Battista Morgagni è certamente la personalità più illustre della storia forlivese, presente come figura centrale in tutti i testi di storia della medicina e conosciuto in ogni parte del mondo come "Sua maestà anatomica" - ricordano da Forlì & Co -. All'Università di Padova, dove insegnò per oltre 60 anni, è inserito nei circuiti turistici dell'ateneo al pari di Galileo, e tuttora troneggia nell'antica sala destinata alle discussioni delle tesi di laurea il quadro "La Fama scrive il nome di Morgagni nel libro della storia”.  A Forlì, invece, la casa in cui Morgagni nacque nel 1682 è stata demolita senza colpo ferire e senza che il Comune abbia mostrato la minima preoccupazione per la tutela e valorizzazione di questo spazio di indubbio valore storico e culturale".

"Quando, nell’estate 2021, l’attuale maggioranza ha approvato una variante urbanistica che consentiva, fra le altre cose, la demolizione di circa un terzo delle abitazioni storiche del centro, il nostro gruppo ha espresso un voto fortemente contrario - viene ricordato -. Durante le discussioni avevamo fatto ripetutamente notare che il lavoro istruttorio di preparazione della delibera era stato frettoloso, caratterizzato da un’alta soggettività nella selezione degli edifici da inserire nell’elenco di quelli interessati dalla variante, e poco attento ad almeno due degli elementi che interessano anche questa vicenda. Il primo l’approfondimento sul valore storico e di bene comune di numerosi edifici, inseriti in variante senza alcun tipo di condizionalità e prescrizioni atte a salvaguardarne le particolarità culturali e di testimonianza. Il secondo i rischi di stabilità che possono derivare da interventi singoli su edifici posti in linea con altri, che rischiano di essere compromessi nella loro tenuta rispetto ad eventuali sollecitazioni sismiche, come evidenziato anche dal Comitato tecnico scientifico della Regione".

"Puntualmente le nostre preoccupazioni si sono dimostrate fondate, cosicché un edificio di valore testimoniale, che avrebbe dovuto essere tutelato, è stato abbattuto per fare spazio ad abitazioni private e la cultura è messa in discussione da una delibera permissiva, forse più attenta a sollecitazioni private che all’interesse comune - viene rimarcato -. A questo proposito ci sentiamo di fare solo due osservazioni: quando si operano scelte urbanistiche, si interviene sul patrimonio culturale comune della città. Spiegare ciò che si intende fare e sentire il parere dei soggetti interessati, del mondo culturale, delle associazioni, dei quartieri, a tutela dell’interesse generale della collettività dovrebbe essere il presupposto di ogni intervento. Invece l’attuale amministrazione si è sempre distinta per faciloneria e disinteresse per il confronto. I prevedibili risultati non si sono fatti attendere. Inoltre ci chiediamo se per la città non sarebbe stata preferibile una valorizzazione culturale della casa natale di Morgagni, la creazione magari di un centro studi dedicato ad un personaggio di tale rilievo, e di un centro visite da inserire anche nei percorsi turistici del centro storico"        


Ma forse è chiedere troppo ad una Giunta che nel dicembre 2021 è balzata agli onori della cronaca per essersi “dimenticata” del duecentocinquantesimo della morte di Morgagni, con il risultato che mentre in tutto il mondo istituzioni e università organizzavano iniziative, convegni e mostre dedicate all’illustre medico, proprio a Forlì questo importante anniversario è caduto completamente nel dimenticatoio e passato sotto silenzio.
La memoria storica della nostra città e dei suoi personaggi più illustri meriterebbe maggiore rispetto e considerazione. 

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