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Domenica, 28 Aprile 2024
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M5S: "Il sindaco Drei non firma la Carta di Pisa"

"Finalmente al termine del consiglio fiume di martedì scorso (durato circa 5 ore!), dopo 2 mesi di attesa e 2 rinvii, abbiamo ottenuto risposta"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Finalmente al termine del consiglio fiume di martedì scorso (durato circa 5 ore!), dopo 2 mesi di attesa e 2 rinvii, abbiamo ottenuto risposta alla nostra interrogazione sulla Carta di Pisa; nell’indifferenza totale della maggioranza dei consiglieri, più interessati alla loro imminente cena che alla decisione del sindaco su di un tema così importante, la vicesindaco Zanetti ha avuto lo scomodo incarico di rispondere per conto del sindaco, anche lui assente.

Come temevamo la risposta non è stata positiva: Drei non firmerà la Carta di Pisa, ma un surrogato di essa: un diverso codice etico che verrà discusso in consiglio comunale partendo come base dal vigente codice di comportamento dei dipendenti comunali; quando questo avverrà non è dato saperlo, ma pare difficile che possa avvenire entro i 200 giorni promessi in occasione della consegna del “braccialetto bianco”, che, col passare del tempo, sta diventando sempre più grigio… Drei, che aveva accettato il braccialetto e fatto promesse in prima persona, avrebbe potuto aderire alla carta con un “atto del sindaco” (vincolando sostanzialmente solo se stesso), ma ha preferito lavarsene le mani e delegare la decisione al consiglio comunale che, viste le premesse, temiamo approverà un codice etico fortemente annacquato… L’annuncite renziana è a quanto pare contagiosa e Drei ne era portatore sano fin da prima delle elezioni…

La vicesindaco Zanetti ha sostenuto che “l’adozione della Carta di Pisa è solo una proposta” di Riparte il Futuro… mentre a noi non sembra proprio che sia questo lo spirito dell’iniziativa e chiederemo certamente l’opinione dei promotori, fra cui l’associazione Libera.

Perchè il sindaco ha aderito ad una iniziativa che sapeva di non poter/voler rispettare? Troppo facile accettare con enfasi, di fronte alla stampa schierata, il simpatico braccialetto bianco e successivamente, a riflettori spenti, guardarsi bene dall’aderire sul serio, senza se e senza ma, ai punti stringenti di questa Carta…

La corruzione oltre che uno dei principali freni all’economia del nostro paese, è, prima di tutto, un problema culturale che va combattuto al pari della mafia! E’ quindi necessario che gli amministratori per primi trasmettano alla cittadinanza messaggi positivi, attraverso l’esempio personale e l’accettazione volontaria di obblighi aggiuntivi: in questo caso possiamo certamente dire che una buona occasione è andata persa!

Da parte nostra, avendo aderito fin da subito alla Carta di Pisa, abbiamo la coscienza pulita e, nel rispetto di questo impegno, tenteremo con emendamenti presentati in sede di dibattito consiliare, di giungere ad un codice etico il più possibile simile alla Carta di Pisa, sperando in uno scatto di orgoglio della maggioranza del PD!

Movimento 5 Stelle Forlì

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