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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Rocca San Casciano

Allarme incidenti nel post pandemia: il pericolo maggiore corre sulle strade statali e provinciali

Si è svolto a Rocca il convegno ‘Sicurezza stradale sul territorio, bene da tutelare oppure no?’

"Nel post pandemia si è registrata una sinistrosità molto grave specie sulle strade statali e provinciali" L’ha sottolineato il presidente Asaps, Giordano Biserni, nell’aprire il convegno promosso dall’ Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, sabato a Rocca San Casciano nell’ex Colonia Fluviale, dal titolo "Sicurezza stradale sul territorio, bene da tutelare oppure no?"

"Nel solo periodo estivo l’Osservatorio Asaps ha registrato il decesso di 59 ciclisti e 64 pedoni e parliamo degli incidenti nei quali il decesso è immediato. Aggiungiamo poi i 10 morti da inizio anno per incidenti sui monopattini”, ha aggiunto Biserni. Quanto al tema del convegno, chiarisce, "abbiamo scelto una domanda retorica e un po’ provocatoria per ribadire che certamente per noi è un bene da tutelare, evitando decisioni dannose come la recente chiusura del distaccamento di Rocca della Polizia Stradale e oltre una decina di altri reparti. Non c’è stato niente da fare, Burocrazia batte Politica 3 a zero. Per risparmio? Quale risparmio se a Rocca lo Stato non pagava neppure l’affitto. Ma ci si rende conto che per ogni vita salvata sulle strade la Sanità e lo Stato risparmierebbero mediamente un milione e 503.990 euro?".

Biserni ha espresso "gratitudine per quanti si sono impegnati con ogni energia, con in testa il Comitato Civico SS67, in particolare con i suoi coordinatori Vincenzo Bongiorno, Alessandro Ferrini e Riccardo Ragazzini, per ostacolare il disegno di chiusura del reparto di Rocca insieme a decine di altri Distaccamenti sul territorio nazionale. Il nostro grazie va anche al Sindaco di Rocca Pier Luigi Lotti e con lui a tutti gli altri Sindaci che si sono generosamente affiancati in questa azione. Un grazie particolare anche all’ultimo comandante del Distaccamento Marco Mussolini per la sua instancabile tenacia per dimostrare l’utilità del reparto e per come ha curato la struttura".

Quanto alla "sinistrosità molto grave specie sulle strade statali e provinciali", "vi sono i 196 motociclisti morti nei soli fine settimana da giugno a settembre. Uno anche sabato scorso sul versante toscano della Statale 67. E poi i 16 bambini morti sulle strade nella appena trascorsa estate, 25 da inizio anno. Sul versante della sicurezza stradale, così come avviene da trent’anni a questa parte, mai verrà meno il nostro impegno". Dopo i saluti da parte del sindaco di Rocca, Pier Luigi Lotti, sono intervenuti, moderati dal giornalista Quinto Cappelli, i coordinatori del Comitato Civico SS67, i segretari provinciali dei principali sindacati di Polizia, Roberto Galeotti (Siulp) e Roberto Meloni (Sap), il segretario di Confartigianato Forlì, Marco Valenti.

Autorevoli voci, che da diversi punti di vista hanno ribadito quanto sia stata assurda la scelta di chiudere, dopo 62 anni di onorato e apprezzato servizio, il distaccamento di Rocca della Polizia Stradale, "poiché era una presenza strategica per la sicurezza stradale di tutti su un importante collegamento qual è la SS67, via di comunicazione tra il litorale adriatico e quello tirrenico per non parlare del passo del Muraglione. Ora la statale santuario dei motociclisti difficilmente rivedrà pattuglie della Stradale a controllarla e a soccorrere gli automobilisti in inverno". E’ seguita poi la consegna dell’attestato di socio benemerito Asaps a Bongiorno, Ferrini, Ragazzini, Lotti e Mussolini. Erano tra gli altri presenti all’incontro ilconsigliere regionale Massimiliano Pompignoli e uno dei primi agenti del distaccamento di Rocca, il 91enne Giorgio Calabrese.
 

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