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Cronaca

Appassionata di cucina da piccola, un diploma da centista per Veronica all'Artusi: "Ho dato il massimo"

"Sono appassionata di storia, ho nutrito sempre questo interesse in quanto mi affascina il passato così da poter capire meglio il presente", racconta di sè

Sin da piccola si è appassionata alla cucina. E' stato quindi naturale, per Veronica Cervone, scegliere l'istituto alberghiero "Artusi" e completare il ciclo di studi da centista. "Mi ritengo una persona generosa, altruista e curiosa in quanto mi piace scoprire e imparare cose nuove - racconta di se -. Allo stesso tempo sono un pò pignola, non sopporto le ingiustizie e di conseguenza ho sempre cercato di fare sentire la mia voce affinché esse non si verificassero. Sono appassionata di storia, ho nutrito sempre questo interesse in quanto mi affascina il passato così da poter capire meglio il presente. Amo ascoltare la musica e andare ai concerti. Come sport prediligo la camminata veloce". 

Veronica, lei è tra i centisti dell'istituto Alberghiero. Si aspettava questo risultato?
No, non me l'aspettavo, perché sono molto critica verso me stessa; quindi anche se il mio studio è stato proficuo non credevo nel voto massimo. 

Ha conseguito la qualifica in enogastronomia. Come ha maturato questa passione?
Fin da piccola mi sono appassionata alla cucina e di conseguenza non ho mai avuto dubbi su quale scuola intraprendere. 

Come ha vissuto questi due anni condizionati dal covid?
Sono stati anni difficili soprattutto all'inizio della pandemia; non avere un rapporto in presenza con i compagni e i professori non è stato facile. Con il passare del tempo sono riuscita ad abituarmi al nuovo sistema scolastico, cercando di dare sempre il massimo senza abbandonare lo studio.

Come si è sviluppata la prova che l'ha sancita nell'olimpo dei maturi?
Ho iniziato la mia prova d'esame esponendo l'elaborato assegnatomi che comprendeva le materie d'alimentazione e cucina. Successivamente il professore d'italiano mi ha sottoposto una poesia di un poeta di fine ottocento e inizio novecento e di conseguenza ho esposto il periodo storico in cui esso è vissuto. L'ultima parte riguardava la capacità d'interdisciplinarietà tra le altre materie rimaste. Ho iniziato con la seconda lingua straniera parlando dell'importanza dell'igiene nell'ambito personale e alimentare per poi passare ad inglese parlando cosi della piramide alimentare. Per la materia Sala-Bar ho deciso di esporre l'importanza del prodotto tipico in quanto è un argomento che si lega con le materie precedenti e perché il nostro territorio è pieno di questi prodotti.  Infine ho esposto il power- point sul Pcto che riguardava il mio stage svolto nel periodo invernale in terza superiore visto che a causa della situazione pandemica non ho fatto altre esperienze lavorative. 

Cosa le mancherà dell'Artusi?
Nutro nostalgia e consapevolezza di aver terminato un percorso della vita. Mi mancherà principalmente la normalità dei primi tre anni scolastici, gli stessi anni che purtroppo non ho potuto vivere alla fine del mio percorso, i professori con i loro insegnamenti e i compagni con la voglia di essere spensierati. 

Quali sono i prossimi obiettivi?
Vorrei inserirmi nel mondo del lavoro enogastronomico, ma non disdegno l'idea di intraprendere un percorso universitario così da portare avanti la curiosità d'imparare cose nuove.

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