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Cronaca

Pasticcio del bando sul Verde pubblico: duro attacco trasversale a Drei

Le liste "Noi con Drei" e "Con Drei per Forlì" firmano un documento polemico contro il sindaco assieme a "Forza Italia", "Noi forlivesi" e al Gruppo misto. L'accusa: "Gestione opaca e inquietante. Il bando è da annullare"

E’ ancora la questione del Verde pubblico ad agitare le acque della maggioranza di governo in città. Dall’abbattimento dei platani di San Lorenzo (sul quale la Procura di Forlì ha aperto un’inchiesta) al contestato bando per la manutenzione del Verde pubblico (contro il quale si annunciano ricorsi al Tar) la polemica non si spegne. Specialmente da parte delle liste che pure hanno appoggiato Davide Drei nella sua corsa alla poltrona di sindaco, solo due anni fa, e che su questi temi stringono una ‘strana’ alleanza con una parte dell’opposizione.  

ASSE TRASVERSALE - Mario Peruzzini di “Noi con Drei” e Paolo Bertaccini  della lista “Con Drei per Forlì” formata da Verdi e Socialisti sono infatti tra i firmatari di un intervento molto critico sulla gestione del Verde assieme ai consiglieri di Forza Italia (Fabrizio Ragni, Marco Catalano e Vanda Burnacci), ai consiglieri del gruppo misto, Tatiana Gentili (ex Pd) e Fabio Corvini (ex Cinquestelle) e a Paola Casara (ex leghista eletta nella lista civica ‘Noi forlivesi’). 

Nell’intervento i consiglieri sottolineano quella che secondo loro è una gestione quanto meno 'opaca' del settore del verde esprimendo giudizi negativi su molti aspetti della questione e dicendosi “preoccupati per un sindaco costretto ad assumersi responsabilità altrui, sia per l’incarico esterno per la predisposizione di un bando per il verde ed altro (costato ai cittadini circa 40mila euro) e sia perché il bando è aspramente contestato per vizi di legittimità”.  

L'ATTO DI ACCUSA - Quelli che sembrano sempre meno alleati e gli oppositori del sindaco contestano la necessità di ricorrere ad un incarico esterno (“rifare un bando di gara è attività ordinaria degli uffici”) affidato ad un esperto che avrebbe per giunta fatto male il suo lavoro come dimostrerebbero “lo scarso numero di partecipanti (solo 3), le corpose richieste di annullamento in autotutela, i ricorso al Tar, possibili denunce alla Procura della Repubblica, mozioni dei consiglieri (anche quelli del Pd) ed assenza di tutele per i lavoratori”.  I consiglieri descrivono poi come inquietante le “manovre fatte per nascondere le responsabilità politiche” prendendosela in modo particolare con l’assessore al Verde, il vice sindaco Veronica Zanetti e chiedendo di annullare la gara in autotutela come è stato fatto con il taglio degli alberi a San Lorenzo in Noceto. 

I VERDI - Il taglio dei Platani invece suggerisce nuove critiche dei Verdi. Drei nei giorni scorsi ha incontrato la Soprintendenza per capire come mai l'ente che tutela i beni culturali e artistici abbia espresso pareri discordanti sugli alberi in due occasioni diverse. "Ha annunciato di avere fatto una ricostruzione delle comunicazioni avvenute insieme con il Soprintendente - dicono i Verdi - Perché? Non ci sono già gli atti che parlano? Voleva forse concordare una linea di difesa? Voleva ottenere ex post leautorizzazioni che mancano? C'è una indagine in corso, si lasci l'Autorità Giudiziaria operare con serenità è quest'ultima che deve fare la ricostruzione delle comunicazioni intercorse, delle domande fatte, delle omissioni e anche di quelle richieste che per comodità definiamo "furbesche", quali quella di chiedere non un parere ai sensi dell'art.21 del codice dei Beni culturali bensì domandare se "gli alberi sono tutelati" e quella che mostrava lavori dove non ci sono, per superare l'art.3 del regolamento comunale del verde".

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