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Cronaca

"Clima, ultima chiamata. Chiedendo alla politica il coraggio del fare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Per una attimo – ma solo per un attimo – dimentichiamoci dell’Agenda 2030 dell’Onu sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, dei suoi numeri insostenibili per le nostre comodità consumistiche, e però preoccupanti per l’intero Pianeta. Facciamo conto sull’evidenza empirica. Quando l’inverno era inverno e l’estate era estate. Quando le stagione intermedie c’erano, eccome. E i climatizzatori non superavano per numero le antenne tv delle case. Partiamo dal recente passato, per arrivare a oggi. Il clima è impazzito. “Troppo”, dicono gli esperti di meteo.

Eppure qualcosa sta avvenendo di serio al “nostro” clima se siccità e alluvioni si danno il cambio a una velocità impressionante. Se le nostre città “infernali” scoppiano di caldo, di afa equatoriale, di umidità opprimente. Se non respiriamo più come prima, presi d’assalto dallo smog cittadino. Se i mari avanzano, i fiumi straripano, le coste indietreggiano, la terra frana, gli alberi tolgono il disturbo a causa dalle tempeste di vento improvvise e impetuose, i ghiacciai si sciolgono. E persino i borghi montani hanno poche riserve di acqua potabile.

Abbiamo sostituito i camini a legna perché inquinavano con il gas metano, le vecchie caldaie con quelle a condensazione. Ci avevano consigliato il pellet, ultima frontiera di energia pulita. Ultima scoperta della casa green? I climatizzatori a pompa di calore. Perché un impianto a pompe di calore ad alta efficienza non utilizza combustibili fossili e in questo modo si riduce l’emissione di anidride carbonica che danneggia clima e ambiente. La rivoluzione green con i pannelli solari. Peccato che burocrazia e costi fanno sì che installare un pannello solare sia più difficile che costruire una casa.

Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, che sono 17 possono apparire ormai “noiosi” e allo stesso tempo pieni di statistiche che li accompagnano, sono e restano argomenti attuali per i quali non possiamo fingere di sentirci saturi delle ormai “solite notizie”. Clima, ultima chiamata. Ormai un dato di fatto. E allora? Che fare? La saggezza degli anziani, insieme a qualche filosofo illuminato e al magistero di papa Francesco, ci hanno sempre consigliato di attuare quello che, in termini moderni, chiamiamo consumo equo e consapevole.

Ri-cominciamo da lì. Dalle scelte sulle piccole cose. Dalla nostra casa, il nostro terrazzo, la nostra automobile. E pian piano adeguare lo stile di vita e di consumo al microcosmo urbano, al borgo lontano, alle periferie disagiate. E immaginare un futuro diverso. Chiedendo alla politica il coraggio del fare. Per uscire quanto prima dal profondo di un tunnel che la parola “clima” lo ammorbidisce solo un po’".


Edoardo Russo
presidente Diocesano dell’Azione Cattolica

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