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Territorio

Comunità energetiche, lo sviluppo delle aree interne presentato alla Camera da Fausto Faggioli

L'obiettivo è accelerare l’iter per la nascita delle comunità energetiche e raccontare quanto avviene nei piccoli comuni che si stanno impegnando da mesi per la creazione delle Comunità Energetiche

Tappa alla Camera dei Deputati per Fausto Faggioli, territorial marketing manager, docente nell'ambito dei percorsi formativi e presidente Earth Academy, per affrontare il tema dello sviluppo delle aree interne. Nel giorno in cui il ministro Pichetto Fratin ha inviato il testo dei decreti attuativi sulle Cer alla Comunità Europea, si è svolto il convegno dal titolo "Comunità Energetiche: perché crederci e accelerare" alla presenza di Roberto Pella, vicepresidente nazionale Anci; Luigi Angelini, amministratore delegato Mediatip e Welfare Group; Andrea Prato, direttore generale Albatros; Ivan Stomeo, presidente Fondazione Futurae; e Gianluca Santilli, presidente Osservatorio Bike Economy. L'iniziativa è nata allo scopo di descrivere al legislatore le barriere fisiche e burocratiche che si frappongono alla nascita delle Comunità Energetiche rinnovabili.

"Le Comunità Energetiche non sono solo una questione di ambiente e di economia, ma, possono anche svolgere un ruolo chiave nello sviluppo turistico dei nostri piccoli Comuni e Borghi Rurali - il commento di Faggioli -. Infatti, sempre più turisti sono alla ricerca di esperienze autentiche e sostenibili fuori dai grandi flussi turistici in cui possono scoprire la cultura, la storia dei territori minori, di straordinaria bellezza e grande umanità. Possono anche sviluppare progetti di turismo esperienziale, dove i turisti possono partecipare attivamente alla vita della Comunità, in cui gli ospiti-turisti si sentiranno “Cittadini” seppure “temporanei” identificandosi nel ritmo dolce della vita di borgo, in sostanza un ambito dove ritrovare una dimensione più vera e autentica".

"L'obiettivo è costruire delle Comunità Energetiche che siano da traino allo sviluppo di destinazioni inclusive, che aspirano sempre più alla qualità diffusa e ad una crescita economica e sociale sostenibile; creando reti di agricoltori locali che producono cibo biologico a chilometro zero e valorizzando la biodiversità territoriale. In sintesi, carissime amiche e amici, le Comunità Energetiche sono una grande opportunità per un nuovo sviluppo territoriale con l'approccio “botton up”, creando occupazione e benessere di una comunità che si prefigge di migliorare e conservare le risorse allo scopo di lasciarle alle future generazioni", ha concluso.

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