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Cronaca

Comunità solari, "accelerare il processo di transizione energetica"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Martedì 28 febbraio, organizzato dal Comitato Territoriale di Quartiere n. 6, con il Patrocinio del Comune di Forlì,  si è tenuto un incontro di estrema attualità: COMUNITA’ SOLARI - Necessità per il Clima Grandi Opportunità per il Cittadino. Ha partecipato il  “Tavolo Associazioni Ambientaliste Forlì”. Il relatore prof. Leonardo Setti docente del Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna ha evidenziato il dato incontrovertibile per cui studi scientifici hanno confermato che  i combustibili fossili (carbone e gas naturale) con i ritmi attuali e con la crescita della popolazione mondiale  pare siano destinati  ad esaurirsi  nei prossimi 15 anni.  L’incontro ha posto in rilievo la necessità assolutamente condivisibile di accelerare il processo di transizione energetica, tema quanto mai attuale. Ciò è possibile! E può realizzarsi tramite una diffusa opera di  sensibilizzazione,  diffondendo in particolare la consapevolezza della necessità di Produrre energia elettrica ‘in casa’ per poi  condividerla con altri cittadini da mettere “in rete” in vere e proprie Comunità Energetiche, le cosiddette Comunità Solari. Ciò permetterebbe notevoli risparmi sulle bollette realizzando vere e proprie fonti energetiche “rinnovabili a domicilio”.

È proprio questa la mission e il meccanismo  delle Comunità solari, nate nel 2010 quale progetto dell’Università di Bologna e ora presenti in tutta Italia. Esse rappresentano una piattaforma di scambio, in una sorta di vero network.

L’obiettivo è volto a  contrastare il cambiamento climatico e la povertà energetica dando a tutti i membri della “Comunità” la possibilità di accedere a  fonti rinnovabili, in modo sostenibile e, soprattutto, riducendo il costo dell’energia per luce e riscaldamento. Il meccanismo è semplice: la comunità solare è costituita da un insieme di famiglie in cui è presente un consumer che non possiede un impianto fotovoltaico, ma desidera consumare l’energia prodotta dalla comunità e risparmiare quindi sul costo della bolletta. Esiste poi un prosumer che invece dispone dell’impianto e desidera condividere con la comunità l’energia prodotta in eccesso per ridurre a sua volta i costi in bolletta.

Tra l’altro, con la comunità solare è molto più efficace consumare energia durante le ore diurne perché è il momento di maggior produzione, data la presenza del sole. Potremo così smettere di fare andare la lavatrice di notte, così il nostro vicino di casa sarà sicuramente molto contento. La prima comunità solare è nata nel Comune di Medicina e auspico che l’incontro di martedì possa trasmettere un impulso e rinnovato spirito innovativo e incrementale anche nel nostro Comune.

Andrea Gramellini comitato di quartiere Spazzoli      

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