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Cronaca

Coronavirus, vertice in Comune: "Parola d'ordine ripartenza. Forlì non si ferma"

Al tavolo erano presenti parti sociali, sindacali datoriali e di categoria, gli assessori Paola Casara, Andrea Cintorino e Rosaria Tassinari, il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli e il deputato della Lega, Jacopo Morrone

Vertice in Comune venerdì mattina per fare il punto sull'emergenza coronavirus. Al tavolo erano presenti gli assessori Paola Casara, Andrea Cintorino e Rosaria Tassinari, il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, il deputato della Lega Jacopo Morrone (la cui presenza è finita nel mirino dell'opposizione), Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Cna, Confartigianato, Federalberghi, Legacoop, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. "Il messaggio che vogliamo dare, insieme, è di ritorno alla normalità, di ripartenza, in ragione della centralità della nostra economia e dell'urgenza di dare un segnale concreto ai nostri cittadini e alle nostre imprese", afferma l'assessore Casara.

"Le proposte che avanziamo, e di cui ci faremo portavoce a tutti i livelli, riguardano più aspetti del nostro panorama produttivo a partire dall’esigenza di tutelare i nostri lavoratori, con l'adozione inevitabile della cassa in deroga, la sollecitazione dell’accesso al credito, lo stanziamento di risorse straordinarie e di strumenti fiscali compensativi in grado di fungere da indennizzo per le nostre imprese - prosegue -. Di fronte a questa crisi, che è sociale ancor prima che sanitaria, c’è l'urgenza di estendere i provvedimenti varati dal Mef per la zona rossa a tutto il territorio regionale. Alla luce di questa delicata situazione e di tutti gli interlocutori coinvolti l’idea è di rinnovare questo prezioso strumento di confronto e dibattito nelle prossime settimane, per affrontare in maniera congiunta gli eventuali sviluppi legati all’adozione di ulteriori provvedimenti".

"Sono state raccolte proposte che verranno veicolate al tavolo regionale appositamente costituito. Il messaggio unitario è di grande positività e di volontà comune a ripartire - rendiconta Filippo Lo Giudice dell'Ugl -. Anche attraverso la richiesta di adozione di misure speciali e immediate sul versante fiscale e contributivo a livello locale, oltre che nazionale e regionale, per attutire i danni che si stanno registrando".

"La situazione per molte imprese , soprattutto medie e piccole, del settore turistico e alberghiero è particolarmente difficile per gli effetti generati dalla psicosi: calo dei consumi, delle vendite, dei viaggi e delle relazioni sociali - prosegue Lo Giudice -. Ci sono danni diretti e indiretti".La riunione segue quella di lunedì scorso in Regione e ha preceduto quella di venerdì pomeriggio dal governatore Stefano Bonaccini con i sindaci e gli assessori dei Comuni dell'Emilia-Romagna. Per Forlì hanno partecipato il sindaco Gian Luca Zattini, il vice sindaco Daniele Mezzacapo e l'assessore Cintorino.

Lo Giudice auspica "la definizione di misure a tutela dell’occupazione messa a rischio dall’emergenza Coronavirus", dicendosi "preoccupato per le conseguenze negative  sulla nostra economia in diversi settori, dall’alberghiero alla ristorazione. Per non parlare degli effetti sul turismo e dei grandi eventi culturali e museali, anche in vista della stagione estiva". Il messaggio dell'Ugl a Regione e governo è chiaro: "E’ necessario agire subito per salvaguardare l’occupazione, con misure straordinarie - inclusa la cassa in deroga per i dipendenti delle piccole imprese - che vadano a tutelare tutte le categorie non solo quelle già interessate dalle ordinanze restrittive, nella cosiddetta ‘zona rossa’, ma anche quelle che riguardano i nuovi focolai in altri territori del Nord, inclusa l'Emilia-Romagna". L'Ugl ritiene altresì necessario "dare ‘ossigeno’ alle imprese con interventi di sospensione a tempo, almeno per tre mesi, di contributi previdenziali, tassazioni, mutui e finanziamenti".

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