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Centro storico

Allarme degrado e micro-criminalità vicino al Duomo, nasce il comitato "Orgogliosi forlivesi": "Serve un presidio immediato"

In appena quindi giorni "Orgogliosi forlivesi", che porta il nome della via al centro degli episodi di "delinquenza e abbandono", conta già 60 membri, tutti residenti o con attività nella zona

Denunciano "ripetuti atti di inciviltà subìti" alcuni residenti nelle vie attorno al Duomo di Forlì, che hanno deciso di costituire un Comitato di vicinato antidegrado. In appena quindi giorni "Orgogliosi forlivesi", che porta il nome della via al centro degli episodi di "delinquenza e abbandono", conta già 60 membri, tutti residenti o con attività nella zona. Col sostegno dell'avvocato Laerte Cenni, è stato presentato un esposto alla Procura di Forlì, con l'informativa inoltrata anche al Comune di Forlì, alla Questura, alla Prefettura, alla Provincia, all'Arma dei Carabinieri, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e alla Curia Vescovile. 

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L'esposto presentato, arricchito da "rilievi fotografici che attestano il degrado e la totale incuria in cui versa l’abside del Duomo di Forlì","ha già trovato l’adesione di oltre 200 sottoscrittori (anch’essi tutti residenti o con attività in centro storico) e pieno sostegno da parte del Comitato di quartiere Centro storico. Non vogliamo strumentalizzazioni, ma chiediamo risposte e soluzioni concrete, dopo tanto, troppo prolungato lassismo ed indifferenza".

L'obiettivo del documento è quello di "denunciare il profondo e perdurante disagio che investe tutti i cittadini residenti e dimoranti nel quadrilatero costituito dalle vie Mameli, Canestri, Fiorini e Orgogliosi o che in tale area svolgono la propria attività lavorativa, professionale o commerciale. Tale situazione, peraltro, si sta espandendo, in maniera preoccupante, anche ad altre zone del centro storico, direttamente o indirettamente collegate con tale area (a titolo esemplificativo e non esaustivo via Delle Torri, Via Del Teatro, Via Santa Croce, Via Carlo Pisacane, Via Achille Cantoni, Galleria Mazzini, Corso Garibaldi, Via Anita Garibaldi, Via Giorgina Saffi, Corso Diaz), aree anch’esse rappresentate da alcuni dei sottostanti firmatari".

Il caso del mini market

"In particolare, la zona di via Fiorini risulta costantemente occupata, sia durante le ore pomeridiane che serali, da svariati soggetti, non meglio identificati e costantemente incappucciati, tutti avventori del mini-market presente in via degli Orgogliosi, angolo via Fiorini", viene sottolineato. Il 19 gennaio il questore Claudio Mastromattei ha disposto la chiusura per 15 giorni di un minimarket etnico in Via degli Orgogliosi, teatro di una lite iniziata nel punto vendita e degenerata in rapina. Ma l'esercizio in questione è da tempo oggetto di attenzione da parte delle forze di polizia. Nei soli mesi di dicembre e gennaio, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri hanno svolto otto controlli di controllo, rintracciando sul posto numerosi avventori già noti alle forze dell'ordine per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di stupefacenti, di immigrazione.

"Inaccettabile situazione di delinquenza"

Residenti e commercianti della zona iscritti al neo comitato definiscono "inaccettabile la situazione di delinquenza, degrado, incuria ed abbandono che, purtroppo tutti i giorni, siamo costretti a constatare davanti alle abitazioni o posti di lavoro. Schiamazzi ed urla continue, uso smodato di alcolici e superalcolici, di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina), in taluni casi serenamente consumati sui cofani delle auto dei residenti (o peggio ancora su una centralina dell’elettricità posta esattamente dietro all’abside del Duomo), palese smercio e spaccio di dette sostanze alla luce del giorni, utilizzando anche diversi “corrieri” su monopattini elettrici".

Inoltre, viene rimarcato, l’abside del Duomo è "devastata dall’urina lasciata quotidianamente sui muri, che viene costantemente utilizzato come un vero e proprio servizio igienico pubblico a cielo aperto, con permanenza di odori a dir poco sgradevoli (quasi si trattasse di un’area abbandonata e non di un luogo da custodire e preservare gelosamente), situazione che costringe i residenti a vivere sigillati all’interno delle proprie abitazioni o ad indossare mascherine per poter attraversare tale zona".

Dal neo comitato viene spiegato come "in diverse occasioni in passato, diversi residenti hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine al fine di far sedare risse scoppiate tra tali soggetti in strada o altre situazioni di pericolo o timore per l’incolumità degli stessi, con tanto di violente aggressioni verbali e fisiche, tra soggetti palesemente in stato di alterazione, dovuta appunto all’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti. In taluni casi sono, state rivolte minacce all’indirizzo di alcuni residenti senza alcun fondato motivo, ma solamente per il fatto di essere transitati sulle vie per poter raggiungere le proprie abitazioni. Alcune attività commerciali hanno denunciato il danneggiamento delle loro vetrine ed alcuni residenti quello dei propri veicoli parcheggiati".

Le richieste

 "Quello della sicurezza - aggiungono - è un tema delicato che investe e riguarda tutti e come tale va trattato ed affrontato, da parte delle Istituzioni tutte (civili e religiose), con impegno costante e serietà. Pur consci delle difficoltà quotidiane cui sono sottoposte le Istituzioni stesse per fronteggiare tutte le numerose (e crescenti) richieste di intervento, tenuto anche conto delle limitate risorse concretamente disponibili, riteniamo che l’emorragia che si sta diffondendo nel centro storico della nostra Forlì possa e debba essere fermata attraverso un più efficace coordinamento tra tutte le forze dell’ordine in essere presso Questura, Prefettura, Polizia Municipale".

Tra le richieste quelle di "un presidio immediato, costante e comunque quotidiano delle forze dell’ordine nelle aree considerate" che "potrebbe portare alla “liberazione” delle stesse, nell’arco di qualche settimana o mese ed al ripristino di una situazione di normalità. Al contempo si chiede di svolgere gli opportuni accertamenti al minimarket". All’amministrazione comunale viene richiesto "il potenziamento dell’illuminazione pubblica in via Fiorini e l'installazione di idoneo impianto di videosorveglianza collegato alla Centrale operativa". Infine viene chiesto "un confronto con tutte le istituzioni al fine di elaborare un progetto condiviso, concretamente sostenibile ed attuabile". Il gruppo è stato formato da gente comune "con puro spirito costruttivo e soprattutto senza nessuna appartenenza, né finalità di carattere politico-partitico": "Abbiamo il diritto di poter ritornare, a fine giornata, nelle proprie abitazioni incolumi e senza patemi o pericoli per sé, i propri cari o oggetti", sottolineano.

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