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Forlì per il Libano

I Caschi Blu creano un ponte di amicizia tra i bimbi forlivesi e quelli libanesi

I Caschi Blu italiani di Italbatt in Libano favoriscono uno scambio di letterine tra i bambini forlivesi e quelli di una scuola primaria libanese

Proseguono in terra libanese le intense attività di scambio culturale e donazioni del materiale di prima necessità arrivato dall’Italia a seguito del progetto "Forlì per il Libano", nato da una iniziativa dal colonnello Marco Licari, comandante del  66esimo Reggimento fanteria aeromobile "Trieste" sulla base del quale è stato costituito Italbatt in ambito Unifil. Proprio all’interno del suddetto progetto, ideato dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, nonché sposato dalla giunta comunale e dalla comunità forlivese, è nato un sotto progetto che prevede lo scambio di letterine tra i bambini delle scuole elementari e medie di Forlì con i paritetici della scuola primaria Smart College di Al Bazuriyah-Tiro.

"Forlì per il Libano", un ponte di amicizia tra i bimbi forlivesi e libanesi

In tale contesto, a seguito dei primi approcci avvenuti in video collegamento, si è subito creata una profonda sinergia tra i bambini e i ragazzi delle due scuole concretizzatasi con un ulteriore iniziativa lanciata dagli studenti italiani che hanno deciso di inviare ai loro nuovi amici libanesi materiale scolastico di vario genere, oltreché di regalare alcuni loro effetti personali in termini di cancelleria, quaderni, astucci ed altro, proprio per dimostrare la loro grande vicinanza ed affetto in un momento così complicato per il Libano e per la popolazione tutta.

Questa bella iniziativa di solidarietà ha visto il proprio compimento nei giorni scorsi, quando presso la sede dello Smart College di Al Bazuriyah, grazie alla mediazione dei Caschi blu italiani, è avvenuta la donazione della cancelleria giunta dall’Italia a termine di un collegamento avvenuto tra i rappresentati della scuola libanese, il sindaco e alcuni rappresentanti della giunta della città romagnola e i bambini protagonisti dell’iniziativa, che con il loro progetto hanno donato a questi due popoli, legati da antiche origini comuni, amicizia, speranza e grande fratellanza per un futuro fatto di pace e gioia.

I “peace keepers” del Contingente italiano, costituito su base Brigata aeromobile “Friuli”  di stanza a Bologna, al comando del Generale Stefano Lagorio, già Comandante del 66esimo Reggimento e oggi alla guida del Settore Ovest di Unifil, sono impegnati ormai da agosto per il concorso alla stabilizzazione del Sud del Libano nell’ambito della missione delle Nazioni Unite susseguente alla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza.

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