rotate-mobile
Peculato / Modigliana

Falsi lavori pubblici, il Consiglio comunale di Modigliana chiede altri accertamenti per l'ex funzionario infedele

Nell'ordine del giorno si chiede di "adottare le iniziative necessarie a procedere per ulteriori accertamenti verso l'operato dell'ex responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici" e "l'adozione degli atti necessari al riconoscimento ed all'ottenimento dei danni anche verso gli Enti previdenziali"

Il Consiglio comunale di Modigliana, riunitosi mercoledì, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno nel quale si chiede "di fare ulteriori accertamenti nei confronti dell'ex responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici", Flavio Magalotti, condannato a 5 anni 9 mesi e 15 giorni lo scorso 16 ottobre nell'ambito dell'inchiesta "Feudo", riguardante una serie di reati contro la pubblica amministrazione quali peculato, falso e turbativa d'asta, nell'affidamento degli appalti del Comune di Modigliana. Secondo quanto accertato cospicue somme di denaro pubblico furono sottratte dalle casse comunali per piccoli lavori di manutenzione di ogni tipo, ma anche per il recupero dell'Ex Macello, le cui fatture venivano messe a pagamento alla Ragioneria, anche se poi tali interventi di fatto non venivano eseguiti da parte di ditte compiacenti.

Nell'ordine del giorno si chiede di "adottare le iniziative necessarie a procedere per ulteriori accertamenti verso l'operato dell'ex responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici" e "l'adozione degli atti necessari al riconoscimento ed all'ottenimento dei danni anche verso gli Enti previdenziali". Inoltre, insieme "agli adempimenti previsti dall’ordinamento amministrativo", si chiede all'amministrazione comunale di procedere "alla definizione di procedure e vengano messe in atto azioni di controllo e verifica a tutela dell’Ente".

Nel documento approvato in Consiglio comunale viene rimarcato come "la sentenza di primo grado contro l'ex responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici, che si è conclusa con la sua condanna a 5 anni e 9 mesi e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre alla condanna al pagamento di ulteriori 50mila euro quale provvisionale in acconto sulla quantificazione totale del danno di immagine cagionato, ha accertato la gravissima responsabilità dell’ex responsabile dei lavori pubblici nei confronti del Comune che avrebbe dovuto servire fedelmente". La sentenza, emessa con uno sconto di pena di un terzo, dovuto all’applicazione del rito abbreviato, "è appellabile ed immaginiamo sarà appellata. Ciò premesso, spiccando per la definitività ed i sette patteggiamenti di pena a carico di imprenditori e artigiani, complici e coimputati nello stesso procedimento, ad evidenziare la esistenza di un vero sistema di malaffare a danno del Comune di Modigliana. Tutti costoro, per potere accedere al patteggiamento, hanno dovuto risarcire il maltolto ed i danni di immagine relativi alle singole proprie condotte".

"La sentenza del 16 ottobre ha chiuso per ora un capitolo grave e doloroso per tutta la Comunità di Modigliana, dimostrando agli immancabili bastian contrari che le denunce presentate da parte di Amministratori e dipendenti comunali non erano frutto di dicerie o semplici sospetti, ma portavano con sé la documentazione di fatti reali, risalenti a prima dell’insediamento di questo mandato amministrativo - viene rimarcato -. La collaborazione con gli inquirenti da parte di tutti gli altri dipendenti comunali facenti capo all'Ufficio Tecnico, è stata determinante nello svelare il sistema messo in piedi dal funzionario infedele con la complicità del gruppo di imprenditori. L'Amministrazione Comunale si è costituita parte civile nel processo ed ha conseguito l’integrale restituzione del maltolto ed un sovrappiù quale risarcimento danni di immagine".

"Il sistema è stato completamente smantellato, ed ovviamente interrotto il flusso in uscita che indebitamente quel sistema provocava rispetto al Comune di Modigliana - si legge nel documento -. Pur nella fase delle emergenze che abbiamo dovuto affrontare nel percorso di questo mandato amministrativo, si è avviato un processo, lungo e difficile, di ristrutturazione della macchina amministrativa che ha portato alla individuazione di nuove responsabilità ed alla definizione di una diversa organizzazione amministrativa, accentuando forme di controllo e verifiche". Il Consiglio comunale è in attesa delle motivazioni della sentenza che saranno depositate nel termine di 90 giorni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Falsi lavori pubblici, il Consiglio comunale di Modigliana chiede altri accertamenti per l'ex funzionario infedele

ForlìToday è in caricamento