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Il mistero / Civitella di Romagna

Agricoltore decapitato, indagini senza sosta: l'assassino potrebbe avere agito con dei complici

Le indagini avrebbero subìto un'accelerazione dopo le perquisizioni effettuate nella nottata tra lunedì e martedì dai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche

Potrebbe avere avuto dei complici l'assassino di Franco Severi, l'agricoltore di 53 anni trovato morto decapitato il 22 giugno scorso a Ca' Seggio, frazione di Civitella. E' l'indiscrezione che starebbe emergendo nelle ultime ore, anche se non ci sono conferme ufficiali da parte investigatori. Sarebbe improbabile, secondo i detective, che una sola persona possa aver ucciso un uomo dalla corporatura alta e robusta, decapitato e gettato nel dirupo dove è poi stato recuperato il cadavere.

Le tracce

Le indagini avrebbero subìto un'accelerazione dopo i minuziosi sopralluoghi effettuati nella nottata tra lunedì e martedì dai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche, al termine dei quali è stata sequestrata l'auto in uso ad uno dei fratelli di Franco con il quale in passato avrebbe avuto dei dissidi, una "Fiat Panda" grigia. Dall'attività svolte dai militari scientifici, che hanno operato con l'ausilio del luminol, sarebbero emerse anche delle piccole tracce ematiche, compatibili con quelle di sangue umano, all’interno di un’auto, nel luogo dove è stato ritrovato il cadavere del 53enne, ma a quanto pare anche su un paio di scarpe in uso al fratello finito nel mirino degli inquirenti.

Le telecamere

Il 53enne, è la pista seguita dagli inquirenti, non sarebbe stato ucciso per i detective dove è stato individuato il corpo senza vita, nel podere a Ca' Seggio. Nell'area - sotto sequestro - sarebbero state trovate tracce compatibili col trascinamento del cadavere. Un altro elemento utile alle indagini è arrivato dalle immagini riprese dalle telecamere di un distributore di metano lungo l'arteria che porta a Meldola. Si vedrebbe il passaggio di una vettura, simile a quella in uso al fratello dell'agricoltore ucciso, in una fascia oraria compatibile al presumibile decesso della vittima. Tuttavia non è visibile il numero di targa. Un dato è certo: Franco Severi martedì era vivo, come emerge dalla testimonianza del barista di Civitella, ma anche dalle rivelazioni delle sorelle di Franco all'inviato Rai della trasmissione pomeridiana "Estate in diretta" Luca Forlani. L'ultimo accesso su Whatsapp di Franco risale alle 19 di martedì.

Il mistero della decapitazione

Ma perchè una persona dalla vita appartentemente senza macchie è stato brutalmente ucciso? E perchè la mano assassina ha infierito con l'atto della decapitazione? Un atto di depistaggio? Il mistero resta fitto e gli inquirenti sono al lavoro per dare tutte le risposte ad interrogativi che da oltre una settimana sta tormentandone i familiari della vittima e Civitella. E nel frattempo la testa - tagliata di netto - non si trova. Che sia stata occultata altrove? O è stato fatto in modo che sparisse per sempre? E se sì, per quale motivo? Come non si trova nemmeno l'arma del delitto. La sorella Anna su Facebook ha parlato di "cronaca di una morte annunciata". L'attenzione della Procura, che ha aperto un fascicolo fino a pochi giorni fa contro ignoti, si starebbe focalizzando sui dissidi familiari. Una pista che starebbe trovando di ora in ora sempre più fondamenta. 

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