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La sciagura / Bertinoro

La sciagura dei fratelli morti schiacciati dal silos: ci sono indagati. E arriva il nullaosta per i funerali

Sabato mattina i Carabinieri della Compagnia di Meldola, del personale della Medicina del Lavoro e del sostituto procuratore Brunelli hanno effettuato un sopralluogo nell'azienda agricola. L'area della sciagura è stata posta sotto sequestro

Il fascicolo d'inchiesta con l'accusa di "omicidio colposo plurimo", aperto dalla Procura di Forlì dopo la tragedia nell'azienda agricola di San Pietro in Guardiano, dove venerdì pomeriggio tre fratelli di nazionalità marocchina hanno perso la vita nel crollo di un silos che ha schiacciato l'auto a bordo della quale si trovavano, si arricchisce di alcuni nomi iscritti nel registro degli indagati. Non trapela il numero, ma è uno degli elementi di novità dell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Laura Brunelli. Si tratta di un atto dovuto per permettere ai coinvolti di nominare i propri periti. Il secondo elemento è che le salme non sono più vincolate dalla magistratura, con i familiari delle vittime che hanno avuto il nullaosta per l'estremo saluto, che avverrà in Marocco.

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La tragedia

Il dramma si è materializzato venerdì pomeriggio, poco dopo le 14. Secondo quanto ricostruito dagli uomini dell'Arma, i tre fratelli - Fatima di 18 anni, Ousama di 14 e Marva di 10 - si erano recati insieme ad uno degli zii a trovare un altro zio che lavora nell'azienda di agricola come custode. Una tappa temporanea di saluto prima di effettuare delle commissioni, alle quali doveva partecipare anche la ragazza per il suo italiano fluente. Nell'attesa, la 18enne è salita a bordo di un'auto di un parente, una "Opel Zafira", che si trovava parcheggiata da alcuni giorni nel piazzale della ditta a quanto pare con le chiavi inserite nel quadro. Il tutto mentre i due familiari si trovavano in un'altra area dell'azienda.

Schiacciati dal silos, perdono la vita tre fratelli

L'intento della giovane probabilmente era quello di esercitarsi all'interno del piazzale in vista dell'esame di guida per la patente (aveva il foglio rosa). Nella circostanza sono saliti a bordo anche i due fratelli minori. All'improvviso la sciagura, innescata forse da una manovra errata: la giovane ha colpito un palo di sostegno del silos, facendo crollare la struttura contenente 15 tonnellate di mangime che è impattata sulla vettura. Un urto che non ha lasciato scampo ai tre giovani fratelli. Fatima, Ousama e la piccola Marva hanno perso la vita sul colpo. Non ci sono testimoni diretti della tragedia. Sabato mattina i Carabinieri della Compagnia di Meldola, del personale della Medicina del Lavoro e del sostituto procuratore Brunelli hanno effettuato un sopralluogo nell'azienda agricola. L'area della sciagura è stata posta sotto sequestro. 

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