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La scuola media abolisce le lezioni il sabato, protesta di 26 famiglie: "Una prima si può formare"

Il comitato è stato ricevuto anche dall'assessora ai Servizi educativi Paola Casara, che ha comunque ricevuto una delegazione di genitori e si è dimostrato aperto al dialogo

Ci sono ben 26 famiglie sul piede di guerra, a San Martino in Strada, per la decisione dell'istituto comprensivo 8 "Camelia Matatia' di abolire dal prossimo anno scolastico l'opzione del "sabato a scuola" della scuola media, vale a dire un numero sufficiente per formare una prima. Per quanto riguarda le scuole medie, nell'ambito dell'autonomia di ogni istituto, sempre più scuole - in base alle preferenze espresse dalle famiglie - optano per allungare l'orario delle lezioni nei giorni feriali (di solito dalle 8 alle 14) per rinunciare al sabato a scuola (in questo caso l'orario dei feriali è 8-13). Ma c'è comunque una quota di utenza che preferisce l'orario tradizionale, per cui vengono proposte entrambe le opzioni.

Non è il caso della scuola media di San Martino in Strada oggetto anche di una petizione su Change.org, dove si è formato un gruppo di famiglie che ha preso il nome di "Sabato come opzione" che chiede un'alternativa rispetto al nuovo orario deciso dal consiglio di istituto. Il bacino d’utenza dell’IC8 “Camelia Matatia” è vasto e comprende anche le località di San Lorenzo in Noceto, Collina, Grisignano, San Martino e Carpena. Queste famiglie hanno manifestato un forte disagio, perplessità ed amarezza a fronte dell’abolizione della "settimana lunga” (ossia dal lunedì al sabato dalle 8.05 alle 13.05) per le future prime dell’a.s. 2023/2024 nella Scuola Secondaria di primo grado di San Martino, imponendo di fatto un unico orario a tutte le sezioni, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14.

Spiega una nota del comitato di genitori: "Con l’intento di permettere alla totalità delle famiglie del territorio che il servizio pubblico essenziale quale la scuola sia garantito a tutti nella modalità più consona alle predisposizioni degli studenti altresì alle necessità organizzative dei congiunti, è stata organizzata una raccolta firme, sia cartacea che online tramite la piattaforma online Change.org a sostegno della richiesta di mantenere la possibilità di scelta tra i due consueti orari scolastici, che ha raccolto circa 200 firme; è stato tentato un dialogo con la dirigente; sono state coinvolte le Istituzioni come l'Ufficio Scolastico Provinciale ed il Comune. Il Provveditorato ha dichiarato la sua estraneità ai fatti in quanto l’orario scolastico si configura come formale competenza esclusiva della scuola, che ha deliberato per ben due volte ed all’unanimità, tramite l’organo collegiale deputato, vale a dire il Consiglio d’Istituto".

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Il comitato è stato ricevuto anche dall'assessora ai Servizi educativi Paola Casara, che ha comunque ricevuto una delegazione di genitori e si è dimostrato aperto al dialogo, ma ha confermato quanto espresso dal Ufficio scolastico provinciale, invitando tuttavia la Dirigente a tenere in considerazione le esigenze manifestate delle famiglie. Lo scorso 11 gennaio si è poi tenuta una pubblica assemblea indetta proprio da "Sabato come opzione", ed in tale occasione sono state raccolte le firme dei genitori degli alunni frequentanti la quinta e quarta classe della primaria che avrebbero voluto iscrivere i figli alla scuola media di San Martino con orario dal lunedì al sabato dalle 8.05 alle 13.05 e ne è risultato che, ben 26 alunni di quinta elementare avrebbero preferito la settimana lunga.

Continua la nota: "Per comprendere in un’ottica più concreta, 26 studenti rappresentano circa un quarto della totalità degli alunni delle prime classi dell’attuale anno scolastico presso la Scuola Secondaria di I grado di San Martino, quindi un’intera classe. Inoltre, durante la suddetta assemblea si sono esaminate le varie questioni e ne è conseguito da parte dei genitori, con figli anche nelle altre classi sia della primaria che della secondaria, un sostanziale forte distacco dalla posizione dei rappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto, che nonostante fossero consci del grave disagio che tale decisione avrebbe comportato a molte famiglie, hanno stabilito di avvallare, per di più all’unanimità, la proposta di eliminazione dell’orario lungo. Alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo che venga convocato un nuovo Consiglio d’Istituto che preveda la possibilità di istituire almeno una classe con un orario diverso da quello stabilito per tutte le sezioni, anche senza il sabato a scuola ma con un rientro pomeridiano, che permetta agli studenti di uscire alle ore 13.00 e poter condividere quantomeno la pausa pranzo con i genitori lavoratori, altrimenti i ragazzi saranno costretti il sabato come opzione 2 a trascorrere la maggior parte della giornata da soli, senza punti di riferimento fondamentali come quelli familiari nel delicato periodo della pre-adolescenza".

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