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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Si accende il derby con Ravenna. Ma Zattini lo spegne subito: "Firenze e Ravenna sono le grandi su Dante"

Gli attacchi sono arrivati da più parti, e a difendere il sindaco De Pascale non è solo il diretto interessato. L'assist infatti viene anche da Dario Nardella, sindaco di Firenze e da Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì

L'annuncio della mostra forlivese su Dante al Museo San Domenico di Forlì, organizzata dalle gallerie degli Uffizi di Firenze e dalla Fondazione Cassa dei Risparmi per il periodo dal 12 marzo al 14 luglio, ha innescato in Romagna un derby tra la città che ospiterà la mostra e quella che è a tutti gli effetti la “capitale dantesca” della Romagna, Ravenna che ospita da 700 anni le spoglie mortali del Sommo Poeta. Gli attacchi sono arrivati da più parti, e a difendere il sindaco De Pascale non è solo il diretto interessato. L'assist infatti viene anche da Dario Nardella, sindaco di Firenze e da Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì.  

Dante 2021, la presentazione agli Uffizi

Nardella, infatti, parla a più riprese di “iniziative future con cui stiamo lavorando col sindaco di Ravenna”, parlando di piena sintonia col primo cittadino bizantino. Così Nardella: “Sono orgoglioso dell'amicizia col sindaco di Ravenna, con De Pascale stiamo lavorando ad un progetto molto ambizioso, assieme al Governo, per celebrare nel modo più degno possibile questo anniversario. A Forlì anche si trasmette di questo testimone, dato che con questa mostra entra a pieno titolo tra i protagonisti delle celebrazioni dantesche”. E d'altra parte secondo Nardella il “rapporto tra la Romagna e la Toscana affonda nelle radici della storia, si riflette nelle opere e nella vita di Dante Alighieri”. Sulla stessa linea anche Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì: “Con Ravenna abbiamo un percorso condiviso, ormai è un gemellaggio permanente, partendo il prossimo anno con un percorso universitario comune e ora la celebrazione comune del Sommo Poeta”.  E quindi anche il riconoscimento formale, trattandosi quasi di una questione di geo-politica: "Forlì è città dantesca assieme alla due grandi, Firenze e Ravenna", spiega.

VIDEO - Il direttore degli Uffizi spiega i capolavori al San Domenico

E De Pascale, da parte sua, spiega che Ravenna si sente a pieno titolo tra le grandi tappe dantesche: “Dante lascia un segno profondissimo in morte a Ravenna. E' vero che trascorre poco tempo nella nostra città in vita, ma trascorre 7 secoli in morte influenzando l'arte della città e segnandone le trasformazioni”. Ravenna si prepara con il restauro della tomba, il recupero dell'area di San Francesco e infine “il ri-allestimento del Museo Dantesco, che sarà il culmine, la fine di un percorso dantesco del turista in Italia. Chiunque visiterà gli eventi del 700 anniversario dantesco, quello di Forlì ma anche gli altri, avrà accesso gratuito del Museo Dantesco, una sorta di compimento dell'itinerario davanti alle spoglie mortali di Dante. Grazie a tutti, otterremo grandi risultati tutti insieme”.

La presentazione della mostra: ecco come sarà

I commenti politici

Commenta il deputato romagnolo Marco Di Maio: "Quando la cultura unisce e non divide ne guadagniamo tutti. Giovedì mattina, agli Uffizi di Firenze è stata presentata la mostra che il prossimo anno sarà ospitata al complesso del San Domenico a Forlì. 700 anni dopo la scomparsa di Dante Alighieri, Forlì, Firenze e Ravenna collaboreranno per celebrare il più famoso dei poeti italiani. Sarà un’occasione per fare squadra e promuovere la nostra cultura a livello nazionale e mondiale, senza perdersi in divisioni e campanilismi che forse solo all’epoca di Dante potevano avere un senso. L’abbiamo sempre sostenuto: con l’arte si mangia, si cura l’anima e la mente, ma anche il territorio e le economie locali. Questa è l’occasione giusta per dimostrarlo". o a proposito degli eventi legati alla figura di Dante Alighieri in occasione dei 700 anni dalla scomparsa".

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