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Cronaca

Paolo Borsellino, a 30 anni dalla morte la scuola elementare vince ancora nel concorso "Quel fresco profumo di libertà"

La classe 3^A, coordinata e guidata dalla docente Sara Alessandro, referente del progetto, si è aggiudicata la vittoria su circa 150 opere inviate da varie scuole di tutta Italia

9 Luglio 2022. In questo giorno particolare, in cui ricorre il 30° anniversario della Strage di Via D’Amelio a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, la Scuola Primaria Dante Alighieri di Forlì dell’I.C4 “Annalena Tonelli”, a distanza di 4 anni risulta nuovamente, tra le scuole vincitrici del Concorso Nazionale “Quel fresco profumo di libertà” indetto dal Centro studi Paolo e Rita Borsellino, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. 

La classe 3^A, coordinata e guidata dalla docente Sara Alessandro, referente del progetto, si è aggiudicata la vittoria su circa 150 opere inviate da varie scuole di tutta Italia, con un elaborato dal titolo: “Raccontami una storia… “I diritti negati nelle fiabe “che nasce e si sviluppa dall’esigenza di educare alla legalità le giovani generazioni, sin dalla più tenera età. La docente Alessandro spiega che il titolo del lavoro è fortemente esplicativo, in quanto il tema del Concorso proposto era incentrato sui diritti civili…i diritti degli altri.     Gli “altri” dell’elaborato realizzato dagli alunni sotto forma di un libro di fiabe, finemente rifinito, sono i protagonisti fiabeschi ed i loro diritti negati . Le fiabe di Biancaneve, Cenerentola e via, via di tutti gli altri protagonisti, sono state illustrate e raccontate da ciascun alunno, attraverso disegni pop up ed immagini, in chiave realistica e non solo nel loro ruolo conosciuto di Re e Regine, Principi e Principesse, Dame e Cavalieri, rivelando così la veridicità della parte più nascosta delle loro vicende. Ad ognuno di questi personaggi è stato negato un diritto fondamentale che sia quello alla vita, alla famiglia, alla casa, alla propria dignità …in ogni storia, una vita di sofferenza, di dolore, di emarginazione o frustrazione… Ognuna di esse ha posto gli alunni nella condizione di riflettere sui diritti, ma anche sui relativi doveri che sono alla base di una società civile.

Le pagine iniziali e finali dell’opera vedono la “presenza” del giudice Borsellino in qualità di narratore d’eccezione del percorso compiuto. "Ad una prima visione, l’accostamento con il genere fiabesco potrebbe sembrare azzardato, ma , attraverso questo parallelismo, abbiamo voluto far rivivere la fiducia che il giudice aveva nelle nuove generazioni, attraverso la battaglia dei nostri eroi ed eroine che lottano per la conquista ed il mantenimento dei loro diritti umani e civili considerati fondamentali per ogni uomo".
Il premio consisterà in un viaggio a Palermo, per un gruppo di alunni, nei luoghi della memoria del giudice, collaboratore stretto di Giovanni Falcone: da Via D’Amelio, il Tribunale di Palermo, la villa di T. Riina, bene confiscato alla mafia, ora sede del Centro studi Borsellino, il carcere dell’Ucciardone, sede del “maxi-processo”, Corleone.

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