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Cronaca

Arriva il primo freddo, al Liceo classico gli studenti a lezione con 12 gradi nelle aule: rabbia delle famiglie

Gli studenti svolgono le lezioni con 12 gradi nelle aule, vestiti con giubbotti, guanti, doppi pantaloni e doppio maglione

Puntuale con l’arrivo dei primi freddi torna alla ribalta il problema del terzo piano del Liceo Classico ‘Morgagni’. Le classi di questa parte del grande edificio dell’ex Collegio Aeronautico sono state visitate dal preside e si è constatato che gli studenti svolgono le lezioni con 12 gradi nelle aule, vestiti con giubbotti, guanti, doppi pantaloni e doppio maglione. Ma l’inverno è appena cominciato e si prospettano mesi di forte difficoltà se il problema perdura.

Lo scorso inverno, nel periodo di picco del gelo, a febbraio, gli studenti inscenarono anche un sit-in pubblico di protesta, appendendo ai muri esterni della scuola anche manifesti e striscioni ironici. Il Comune, proprietario dell’immobile agì con una soluzione tampone, accendendo il riscaldamento 24 ore su 24. Una soluzione onerosa all’epoca, ma quasi proibitiva ora con le leggi per il contenimento dei consumi energetici e con le maxi-bollette per il gas.

Il problema, alla radice, resta che l’intero complesso (che riunisce oltre al liceo anche due scuole medie) è gestito da un’unica centrale termica, non in grado di garantire un adeguato riscaldamento all’ultimo piano, dove si trovano diverse aule del Liceo Classico e dove torna ad esplodere la rabbia delle famiglie degli studenti, che  dopo poche settimane dall’arrivo del freddo autunnale già si trovano a dover far fronte a raffreddori e malanni di stagione.  

Allarga le braccia l’assessora comunale alla Scuola Paola Casara, dando “massima comprensione per i ragazzi e gli insegnanti”. Spiega Casara: “La soluzione dello scorso anno, l’accensione h24, quest’anno non è attuabile, dobbiamo rispettare delle norme in materia sui consumi energetici”. Nel corso dell’estate interventi sono stati fatti quali “le pulizie delle tubature, dato che non è tanto un problema di caldaia quanto di impianto, che andrebbe rifatto con costi elevatissimi”.

Ed aggiunge: “Ho avvisato i nostri tecnici, faremo dei monitoraggi per vedere cosa si può fare, la volontà di mettere in campo tutte le soluzioni c’è, ma non si può pensare di tenere quelle accensioni prolungate per tutto l’edificio”. Insomma, non si intravedono soluzioni per l’immediato, anche se il freddo si fa sentire ora e così sarà per tutto l’inverno.

Casara rimarca che “la competenza sulla scuole superiori è della Provincia, che è l’ente che dovrebbe farsi carico del problema”. Emerge così un’altra macroscopica falla della programmazione della Provincia degli spazi destinati alle scuole superiori. Dopo il pasticcio del Liceo Artistico, costretto a fare le turnazioni per mancanza di aule con studenti lasciati a casa in giorni feriali senza che all’atto dell’iscrizione dell'alunno venisse resa nota la difficoltà logistica, ora arriva un’altra grana, dal momento che l’inutilizzabilità dell’ultimo piano del liceo classico, a causa di normative note sul risparmio energetico, poteva anch’essa essere prevista e risolta prima dell'arrivo del freddo.
 

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