rotate-mobile
Cronaca

Nasce un nuovo polo logistico nell'ex "area Querzoli-Ferretti": Villa Selva cambia volto con diverse espansioni

L'area di Villa Selva è oggetto di diversi progetti di ampliamento industriale per i prossimi anni per un totale di 223mila mq di costruzioni, pari a 32 campi di calcio

Una nuova vasta area produttiva, questa volta destinata alla logistica, sta crescendo a grande velocità, nella zona compresa tra via Luciano Lama e via Budrione, tra il Ronco e Villa Selva. Nel giro di pochi mesi mesi, durante l'estate, è già stato realizzato lo “scheletro portante” di tre grandi capannoni che faranno parte di un polo logistico autonomo multi-aziendale con un accesso unico dotato di sbarra e guardiania. 

La storia dell'area Querzoli-Ferretti

L'intervento rappresenta il completamento della maxi-area industriale che - quando nel 2005, tra furiose polemiche, entrò nel piano regolatore tramite una contestatissima variante rappresentata da un accordo di programma – prese il nome di 'Area Querzoli Ferretti', la prima zona industriale di grandi dimensioni che “svalicava” la linea ferroviaria verso la via Emilia. Il comparto è anche adiacente al nuovo scalo merci ferroviario.

La metà della superficie edificabile, di pertinenza di Querzoli, un’area totale di 170mila metri quadrati, è stata edificata lo scorso decennio fino al 2011, nonostante le traversie degli ultimi anni dell'impresa edile specializzata in prefabbricati, essendo nel 2016 andato in liquidazione coatta il consorzio di cooperative “Giovanni Querzoli” per essere poi rilevato dall'imprenditore Italo Carfagnini, che con il nome “Querzoli S” ha assorbito l'indotto occupazionale e rilanciato l'azienda. Nel 2020 la ‘nuova’ Querzoli vantava più di 70 dipendenti e una produzione, in termini di commesse, in costante espansione che spazia dall’edilizia alla logistica.

Ben diverso il destino dell'altra metà dell'area, di pertinenza di Ferretti. A sbloccare la situazione era stata una delibera urbanistica dell'estate del 2018 in cui il Consiglio comunale  aveva dato l'ok alla  modifica dell'accordo di programma Querzoli-Ferretti del 2005. La modifica ha permesso, in sostanza, di cedere le superfici, cambiando così l'accordo urbanistico che le vincolava solo all'insediamento delle due aziende firmatarie. La seconda area è stata quindi venduta allo stesso imprenditore Italo Carfagnini nel 2018, in quanto già da tempo erano cambiati i piani del colosso degli yacht di lusso su un nuovo stabilimento a Forlì.

Il nuovo centro logistico

Il Centro Logistico Thesan che è ora in via di realizzazione, viene spiegato dai costruttori, conterà su 45.631 metri quadri disponibili per gli operatori del mondo della logistica: tre edifici di dimensioni diverse, predisposti per ospitare fino a 5 operatori. L’edificio A avrà 34 baie di carico e 5.297 mq di magazzino; il B, frazionabile in due parti, ha 32 baie di carico e 23.919 mq di locali magazzino. Il corpo C vanta un totale di 18 baie di carico e oltre 12.781 a uso magazzino. Per gli uffici sono disponibili in totale circa 2.400 mq. Ci saranno 29 parcheggi per camion e 173 per le auto. Secondo il cronoprogramma i tre capannoni saranno pronti già da aprile 2024.

L'intervento vede come committente la società di gestione del risparmio Prelios (che gestisce oltre 140 investitori nazionali e internazionali, tra cui figurano compagnie assicurative, enti previdenziali, fondazioni, istituti finanziari e fondi sovrani). A seguire, il prossimo anno, è prevista una realizzazione, a Cesena, di un altro centro logistico "gemello", in via Fossalta a Pievesestina, in questo caso su un'area dismessa già urbanizzata da una precedente azienda di prefabbricati edili. Questo secondo polo da 49mila mq circa utilizzabili, su una superficie fondiaria di 93mila mq, sarà terminato, in base ai programmi, nel primo quadrimestre del 2025.

Gli altri ampliamenti industriali a Villa Selva

L'area di Villa Selva è oggetto di diversi progetti di ampliamento industriale per i prossimi anni, tra quelli previsti, autorizzati e già in fase di costruzione, per un totale di 223mila mq di costruzioni, pari a 32 campi di calcio. Il più grande è rappresentato senza dubbio dal progetto “Mattei 2”, un maxi lotto da 94.786 mq (suddivisibili anche in 7 lotti) su una superficie fondiaria di 150.909 metri quadri in un grande terreno lungo via Mattei, dalla parte opposta all'attuale stabilimento Bonfiglioli, nel tratto di strada tra le intersezioni di via dei Galli Boi fino a via Bianco da Durazzo. Le pratiche urbanistiche del febbraio 2022  sono intestate, come proprietà, alla Macifin dell'imprenditore Italo Carfagnini. Il lotto è particolarmente adatto ad ospitare attività che necessitano di ampi spazi, quali ad esempio attività di logistica a servizio dell'e-commerce.

Ci sono poi altre due aree in via di sviluppo, sempre nel polo industriale di Villa Selva. Una è sul lato destro di via Selva dopo l'incrocio con via Gramadora, andando verso via Dovizi. Qui sono in previsione due comparti, uno terziario e produttivo, in parte già realizzato (Cepi). In totale 67mila mq di superficie fondiaria, ma tolto quanto già costruito si parla di un'espansione di un lotto da 19mila mq di produttivo e di un'area terziaria con superficie di 8.700 mq. Sempre in via Mattei è prevista una terza area più piccola, nell'area dalla rotonda fino a circa il ristorante 'Casa La Corte', sul lato opposto. Il progetto propone un nuovo insediamento produttivo industriale su una superficie fondiaria di 28mila mq.

L'ampliamento della zona industriale di Villa Selva, infine, dovrebbe vedere l'arrivo dello stabilimento di un colosso dell'agro-alimentare romagnolo, Amadori. In un'area compresa tra la sede della Marcegaglia e lo Scalo Merci ferroviario, è localizzato il progetto di nuovo stabilimento con funzioni logistiche e produttive dell'azienda avicola, in questo caso nel comune di Forlimpopoli. E' qui che è stato depositato il progetto per un complesso avente potenzialità edificatoria (superficie lorda) di 64.666 mq, distribuita su un’area di 258.665 mq, compresa tra le vie San Leonardo, Paganello, Savadori e Giulio II, quest'ultima segna il confine con il Comune di Forlì.

Il progetto è stato chiamato 'Alppaca', una sigla che sta per "Area logistico-produttiva per le per prodotti e applicazioni di coordinamento aziendale", per un valore di investimento di circa 100 milioni di euro. Amadori stima un indotto occupazionale dai 140 ai 250 lavoratori, a seconda delle attività che verranno svolte. Il Comune di Forlimpopoli fa sapere che oggi, giovedì, a partire dalle ore 20,30, nella sala del Consiglio comunale di Forlimpopoli si terrà una pubblica assemblea proprio sul progetto Alppaca di Gesco srl (gruppo Amadori).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nasce un nuovo polo logistico nell'ex "area Querzoli-Ferretti": Villa Selva cambia volto con diverse espansioni

ForlìToday è in caricamento